12/05/2020

Internazionale della Cinefilia _ Segnalazioni dalla rete (fuori confine) #4

Proseguiamo il nostro viaggio di esplorazione fra gli archivi e le collezioni cinefile d’oltreconfine: torniamo dai nostri vicini francesi, per scoprire il programma settimanale del Centre Pompidou (ma anche un programma speciale della Cinémathèque Française); ci spostiamo in Asia, per visitare il National Film Archive of Japan, e ripassiamo dagli Stati Uniti, alla scoperta di un interessante progetto sostenuto dal MoMA di New York.

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Les nuits électriques (Francia, 1928, 13 min) di Eugène Deslaw

[Centre Pompidou]

Il Centre Pompidou di Parigi (conosciuto anche come Beaubourg), inaugurato nel 1977, è oggi uno dei musei più visitati al mondo e ospita una collezione di più di 70mila opere, oltre ad ospitare mostre, manifestazioni, dibattiti. In occasione della chiusura per l’emergenza Covid, ogni mercoledì alle ore 15, a disposizione sul sito nella sezione dedicata al cinema, un filmato della propria collezione, accompagnato da un commento/analisi che lo mette in rapporto con le opere d’arte e collezioni del museo. Fino a stasera è ancora possibile vedere Le journal de Gloumov (URSS, 1923, 5 min) di Sergej M. Eisenstein, mentre da domani (fino al 19 maggio) verrà presentato Les Nuits électriques di Eugène Deslaw (vero nome Levhen Slavchenko), regista dell’avant-garde francese, di origine ucraina. Deslaw intreccia immagini di Parigi e Berlino per comporre una sinfonia in miniatura di luci cittadine e insegne luminose notturne: il risultato è una sorta di traduzione in termini visivi del concetto di iperstimolazione dei sensi nella metropoli, elaborato dal sociologo tedesco Georg Simmel. La struttura dinamica e frammentata del cinema riecheggia il sovraccarico sensoriale del mondo urbano e le sinfonie della città moderna.
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Link al filmato.

Approfondimenti

La sezione cinema del Centre Pompidou; un’introduzione alle avanguardie francesi.

 

Paris qui dort (Francia, 1925, 59 min) di René Clair

[Henri]

A proposito di avant-garde, vi segnaliamo una séance speciale che si è tenuta sulla piattaforma Henri della Cinémathèque Française (di cui vi avevamo parlato nel primo episodio di questa rubrica): martedì scorso alle 20.3o è stata presentata la versione restaurata di Paris qui dort  di René Clair. Il restauro in 4K è stato realizzato dal nostro laboratorio L’Immagine Ritrovata per conto della Fondation Jerôme Seydoux-Pathé con il sostegno del CNC. Questa versione è stata presentata durante la scorsa edizione del Cinema Ritrovato ed è ancora visibile sulla piattaforma della Cinémathèque, con l’accompagnamento musicale di Karol Beffa.
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Link al film.

Approfondimenti

La scheda del film;  la presentazione al Cinema Ritrovato 2019.

Segnaliamo un’altra séance speciale sulla piattaforma Henri, nata proprio dalla collaborazione fra il Centre Pompidou e la Cinémathèque Française insieme a Les Films du Losange, che avrà luogo questa sera, a partire dalle ore 20.30, quando verrà presentato il cortometraggio Où on êtes vous, Barbet Schroeder? (Francia, 2017, 13 min), di Barbet Schroeder.

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Namakuragatana (Giappone, 1917, 4 min) di Junichi Kouchi

[NFAJ]

Il National Film Archive of Japan (NFAJ) è stato inaugurato come sezione del National Museum of Modern Art Tokyo (MOMAT) nel 1952, ed è diventato una istituzione indipendente nel 2018. In occasione del centesimo anniversario dei film animati giapponesi, è stata inaugurata una sezione del sito, inizialmente pensata come temporanea ma che è poi diventata permanente. In questa sezione è possibile scoprire numerosi cortometraggi del cinema d’animazione giapponese del periodo muto, realizzati da registi pionieri come Noburo Ofuji, Seitaro Kitayama, Junichi Koichi. Noi vi consigliamo di esplorare la collezione partendo proprio da un cortometraggio di quest’ultimo autore, Namakuragatana, presentanto anche al Cinema Ritrovato del 2017.
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Link al film.

Approfondimenti

La scheda del film; la sezione Cento Anni fa: 50 film del 1917 in 35 mm del Cinema Ritrovato 2017. 

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Okaasan (Giappone/Stati Uniti, 2018, 18 min) di Kana Hatakeyama

[The Future of Film is Female]

Ed è sempre un film di una regista di origine giapponese che consigliamo per andare a scoprire The Future of Film Is Female, un progetto, finanziato fra gli altri dal MoMA di New York, che ha l’obiettivo di sostenere e promuovere film diretti da donne. In questo periodo (e per una durata limitata di tempo) è attiva una sezione streaming con un programma di cortometraggi da loro finanziati, o facenti parte dell’archivio del MoMA. Fra i titoli visibili gratuitamente, Okaasan (Mum) di Kana Hatakeyama ci sembra quello più appropriato a questa settimana, in cui si è celebrata la ricorrenza dedicata alle mamme.

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Link al film.

Approfondimenti

Il sito di Kana Hatakeyama; il progetto FOFIF.

 

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A proposito di sguardi femminili, un’ultima segnalazione riservata a chi ci legge dalla Francia (purtroppo il programma non è visibile al di fuori del territorio francese): nella settimana in cui avrebbe dovuto aprirsi la 73ª edizione del Festival di Cannes,  il canale OCS, in collaborazione con Canal +, propone Cannes Féminin, un programma dedicato ai grandi film delle scorse edizioni diretti da registe donne o permeati dallo sguardo di protagoniste indimenticabili. Fra i film che è possibile (ri)vedere: Marie Antoinette e The Virgin Suicides di Sofia Coppola, Mia madre di Nanni Moretti, La vie d’Adèle di Abdellatif Kechiche, Mademoiselle di Park Chan-wook, Mustag di Deniz Gamze Ergüven, Kill Bill di Quentin Tarantino. Consulta la programmazione completa.