A cinque giorni dall’inizio del Cinema Ritrovato, una gallery con alcune delle citazioni più espressive degli ospiti del Festival.
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Gian Luca Farinelli: “Se pensate che il Cinema Ritrovato si occupi solo del passato vi sbagliate, il Cinema Ritrovato si occupa del futuro”.
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Marina Vlady: “Marcello non è mai cambiato: era un essere semplice e modesto, era un lavoratore che faceva cinema”.
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Martin Scorsese su Enamorada: ‘A tribute to love’.
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Margarethe Von Trotta: “Ho aspettato diciassette anni prima di poter produrre il mio primo film, ma è stato Bergman che mi ha dato questo slancio e per questo gli sarò per tutta la mia vita”.
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Roland Sejko: “Con questo lavoro non ho voluto far vedere la guerra direttamente ma farla percepire alle persone”.
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Peter Bagrov su Capaev: “Presentare Čapaev in Russia è come presentare Via Col Vento in America”.
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Sergio Cavandoli: “Era il 1969, mio padre tornò a casa e mi disse: “Mi è venuta un’idea! Faccio muovere una linea. Un tratto in animazione, non dovrà neanche parlare”.
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Goffredo Fofi su Tonino Guerra: “Il suo dono di poeta l’ha regalato al cinema italiano. Guerra è un poeta vero che ha portato il dono della poesia a registi che erano prosatori”.
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Vittorio Storaro: “Non chiamatemi direttore della fotografia: sul set il direttore è uno solo, il regista”.
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Fulvio Lucisano: “Io tutt’ora, a novant’anni, vado al cinema tre volte alla settimana. Il cinema è una grande opportunità di conoscenza e di condivisione, in cui in una platea di sconosciuti si è tutti compagni per una notte”.
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Alice Rohrwacher: “Io ho conosciuto la pellicola dopo il digitale, quindi è la pellicola la grande novità della mia vita”.
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Matteo Garrone: “Sarebbe di grande aiuto iniziare a insegnare cinema nelle scuole”.
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Valeria Golino: “Quando lavori a un film per tanto tempo e così da vicino non sai più cos’è alla fine, se è bello o brutto, poi le persone lo vedono e ti dicono che è un buon film e allora comincia a piacerti di nuovo”.