DIE SCHWARZE LOO

Max Mack

T. alt.: Die schwarze Loo oder Die Komposition des Anderen. Scen.: Hans Brennert. F.: Béla Zsitkovszky. Int.: Maria Orska (Loo), Theodor Loos (Fred Burchardt), Bruno Ziener (compositore). Prod.: Greenbaum-Film GmbH 35mm. L.: 1232 m. D.: 60’ a 18 f/s. Imbibito

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

In soli due anni, il 1916 e il 1917, Max Mack girò ben sei film con protagonista Maria Orska. Negli anni Dieci e negli anni Venti la leggendaria attrice teatrale di origini russo-ebraiche fece furore in Austria e in Germania, primeggiando nei più ‘moderni’ allestimenti di Oscar Wilde, Frank Wedekind, Luigi Pirandello, Arthur Schnitzler e August Strindberg. Chiunque oggi studi la sua carriera potrà confermarlo: Maria Orska possedeva un autentico carisma erotico che sapeva sfruttare al meglio nelle sue interpretazioni notoriamente audaci. Personaggio eccentrico, Orska era la beniamina degli ambienti artistici viennesi e berlinesi: lo provano non soltanto i molti registi alla moda che vollero lavorare con lei (Max Reinhardt, per esempio), ma anche il suo ruolo di musa del grande Oskar Kokoschka. La proiezione di Die schwarze Loo ci offre la rara opportunità di seguire sul grande schermo questa straordinaria attrice mentre si inoltra nei pulsanti bassifondi berlinesi donando un’interpretazione espressionista che a cento anni di distanza conserva tutta la sua immediatezza. Naturale che questa donna formidabile fosse percepita come una minaccia alla rigida morale guglielmina. La sua presenza sullo schermo oscura tutto ciò che la circonda. Come scrisse un critico dell’epoca: “La brillante e vivace Maria Orska interpreta il suo ruolo con tanta verve che tutto ciò che le sta attorno sembra spegnersi” (“Neues Kino-Rundschau”, 18 maggio 1918). Purtroppo, presto si spense anche la sua, di stella: solo dodici anni dopo, quasi a mimare i ruoli troppo spesso interpretati sullo schermo, Maria condivise il fato dell’eroina del romanzo di Schnitzler, Fräulein Else: fu uccisa da un’overdose di Veronal a Vienna, a soli trentasette anni.

Karl Wratschko

Copia proveniente da