Cinefilia Ritrovata: focus sul muto italiano
Due articoli del team critico di Cinefiliaritrovata.it dedicati al cinema muto italiano. Pina Menechelli nel restauro di La moglie di Claudio e la retrospettiva su Arrigo Frusta.
La moglie di Claudio di Giovanni Pastrone con Pina Menechelli:
“Questo film segna l’ultimo capitolo della collaborazione tra la diva e Pastrone, qui con lo pseudonimo di Piero Fosco. Questo ultimo incontro ha dato vita a un’opera particolare, piena di tematiche forti e delicate: l’infedeltà, i figli nati da rapporti extraconiugali, forse addirittura aborti mascherati dal termine eufemistico di “convalescenza”. A questo si mischia una sottotrama strana, forse più presente nell’opera di Dumas che non in questo adattamento, in cui il padre di Rebecca parte assieme a lei per riunire gli ebrei sparsi per i cinque continenti e fondare uno stato di Israele. La cosa particolare è che l’opera di Dumas figlio è del 1873!”.
Leggi l’articolo di Yann Esvan
L’officina di Arrigo Frusta:
“Il Cinema Ritrovato 2018 presenta per la prima volta una retrospettiva su uno sceneggiatore italiano del periodo muto. Arrigo Frusta, però, non era un semplice scenarista, ma era in grado di scrivere pensando già alla messa in scena, dando a volte indicazioni sulle riprese o presentando progetti per i costumi che i personaggi avrebbero dovuto indossare. Nella prima giornata del festival sono state proiettate alcune sue produzioni tratte dalla collezione di Tomijiro Komiya (1897-1975), affamato collezionista giapponese la cui raccolta è fortunatamente giunta, seppur gravemente danneggiata, al National Film Center di Tokyo. Grazie al lavoro di Hiroshi Komatsu, molti di questi film sono stati identificati e poi restaurati. Tra questi troviamo anche alcuni film sceneggiati da Arrigo Frusta, tre dei quali sono stati proiettati oggi”.
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