29/06/2017

Cinefilia Ritrovata, Cinema Ritrovato 2017: focus su ‘Kino Kieta Okoto’, ‘Eraserhead’ e ‘Ladies must love’

I post di CinefiliaRitrovata.it dedicati al Cinema Ritrovato. Come ogni anno il magazine della Cineteca di Bologna seguirà da vicino – e con sguardo critico – gli appuntamenti più salienti in programma.

Cinema Ritrovato 2017: Kino Kieta Okoto

Una notte Kanbei, arrogante e dispotico proprietario terriero, viene trovato assassinato. I sospettati sono moltissimi, a partire da Genzaemon Shinozaki, il cui debito con il ricco uomo era ancora insoluto e proprio il giorno prima aveva discusso con lui per questo. Altro indiziato è Bunkichi, giovane spavaldo che poche ore prima aveva minacciato Kanbei di ucciderlo e utilizzare il suo corpo come burattino per uno spettacolo di kankan. Nel corso del film la lista si allunga poichè quasi tutti gli abitanti del villaggio avevano un motivo per odiare il terribile Kanbei.

Continua a leggere il pezzo di Chiara Maraji Biasi

Cinema Ritrovato 2017: Eraserhead

Il sonno della ragione genera mostri, quei mostri dalle sagome indefinite e voci stridule che in Eraserhead – La mente che cancella acquistano una plasticità e forma sempre più rivoltanti, e altrettanto angusta diviene la capacità dello spettatore di seguire ogni accordo di tale disarmonia visiva e concettuale, ed ogni suo singolo afflato. David Lynch si innamora dell’idea per questo film nel 1971, e fino al 1977 non c’è stato altro cui pensare se non addentrarsi il più possibile in quel mondo ancora primitivo ed esservi fedele, ricucendo frammento dopo frammento, ossessione dopo ossessione.

Continua a leggere il pezzo di Elvira Del Guercio

Cinema Ritrovato 2017: suoni e rumori di Eraserhead

I suoni e i rumori di scena creati da David Lynch per Eraserhead mettono a dura prova lo spettatore e, da elementi vibranti e riproduttivi (di una realtà filmica di per sé cacofonica e ottundente), si insinuano nella materia organica rigettata a fiotti sullo schermo, sospesa a mezz’aria, in escrescenza, tra luce e ombra, in lenta putrefazione. Questo susseguirsi di mutazioni aveva iniziato a prendere forma già nei primi corti: Six Men Getting Sick, The Alphabet e The Amputee; nel mezzo, tra larve infette e misteriose apparizioni, compariva anche la prima dea salvifica dell’universo in consunzione: la nonna germinata dalla terra, riconnessione emotiva tra il mondo e i suoi abitanti. Era The Grandmother, eravamo nel 1970. Sette anni più tardi Eraserhead.

Continua a leggere il pezzo di Vincenzo Palermo

Cinema Ritrovato 2017: Ladies Must Love

Ladies Must Love di Ewald André Dupont è una sophisticated comedy in cui lo spettatore trova molti degli elementi che si aspetta: la brillantezza dei dialoghi, l’eleganza e la raffinatezza degli ambienti fisici e sociali, le schermaglie e gli equivoci amorosi, la malizia di riferimenti e rimandi e un’atmosfera di vacuità e frivolezza continuamente però minata da dettagli che danno l’idea di una certa precarietà e il sospetto che sia più apparenza che sostanza.

Continua a leggere il pezzo di Edoardo Peretti