30 anni di festival con 100.000 spettatori
Quest’anno Il Cinema Ritrovato ha compiuto 30 anni. A festeggiare l’anniversario con noi un’enorme folla internazionale di 100.000 persone!
“Abbiamo dimostrato una volta ancora che conciliare alta cultura e grandi numeri è possibile” racconta il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. “C’è certamente il successo delle serate in Piazza Maggiore – su tutte, ancora una volta, il trionfo di Chaplin che portato un mare di pubblico con Tempi moderni e Il monello – ma il risultato più sorprendente è quello delle proiezioni durante il giorno, quando lunghe file si creavano fuori dalle sale per vedere il nuovo restauro di un film muto o lo splendore di una pellicola Technicolor originale”.
“Il Cinema Ritrovato ha una forza sempre crescente. È diventato capace di attrarre sempre più il pubblico internazionale che organizza il proprio viaggio per trascorrere la settimana a Bologna. Senza dimenticare la presa che la cultura cinematografica ha ormai fatto sul pubblico della nostra città, sempre più desideroso di vivere con noi e con gli ospiti internazionali le scoperte e le sorprese che solo questo festival ci può riservare”.
3.500 accreditati da 72 Paesi, 500 archivisti da tutto il mondo appartenenti alla FIAF – Fédération internationale des archives du film, addetti ai lavori, studiosi, cinefili, appassionati, protagonisti del mondo del cinema come Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, Bertrand Tavernier, i fratelli Dardenne, Giuseppe Tornatore, Claudia Cardinale, Vittorio Storaro, Alice Rohrwacher, Volker Schlöndorff, Thierry Frémaux, Laurent Cantet, Jean-Claude Carrière, Nicolas e Jérôme Seydoux, Anna von Bagh, Emi De Sica.
La memoria cinematografica dei più grandi studiosi, internazionali e francesi in particolare, da Michel Ciment a Jean Douchet; e gli Studios che sempre più guardano al patrimonio cinematografico e alla sua conservazione: qui a Bologna si sono incontrati i rappresentanti di Warner Bros., Sony Columbia, Amazon Studios, Paramount, Universal, a cui si aggiungono gli europei Pathé, Gaumont, Studiocanal. E poi alcuni membri dell’Academy, che hanno portato al festival alcuni rarissimi materiali della loro library.
Una volta c’era la piazza, Piazza Maggiore, con il suo fascino ineguagliabile. Oggi le sale del Cinema Ritrovato sono cinque (Mastroianni e Scorsese del Cinema Lumière e Sala Auditorium, tutte in Piazzetta Pasolini scoperta come dimensione ideale per le proiezioni con un antico proiettore, il Cinema Jolly e il Cinema Arlecchino), ma i luoghi sono anche la Biblioteca Renzo Renzi, la Sala Cervi, il Teatro Comunale, la Sala Borsa.
E il Sottopasso Re Enzo, rinato nel cuore di Bologna, con un’esposizione senza precedenti, quella dedicata ai fratelli Lumière, presentata in prima nazionale proprio in coincidenza con l’inaugurazione del Cinema Ritrovato.
E proprio le sessioni dedicate al cinema delle origini (non solo i film dei fratelli Lumière, ma tutti i programmi dedicati al primo anno di diffusione e immediato successo del cinema, il 1896) sono state tra le più seguite: vuoi perché rarissime (o le vedi qui o non le vedrai più). Ma grande attrazione c’è stata anche i grandi restauri del muto (la Garbo di La carne e il diavolo, il Fritz Lang di Destino), fino a proiezioni già di culto, come quella di Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, nella copia Technicolor stampata da Vittorio Storaro (che l’ha anche presentata).
Macchina del tempo, è stato chiamato Il Cinema Ritrovato. E Paradiso dei cinefili. Beh, basta guardar le facce dei cinefili che corrono da una sala all’altra – e l’universo di emozioni che quelle facce rivelano – per capire che la definizione è azzeccata.
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Un grazie di cuore a tutti per aver festeggiato con noi questo importante traguardo!
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Thank you very much for your passionate support and enthusiasm and for being part of this amazing journey!
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Nella gallery qui sotto, foto di Lorenzo Burlando e Margherita Caprilli.