CENTO ANNI FA: 1922

A cura di Mariann Lewinsky e Karl Wratschko

Fin dal 2003 il festival dedica una sezione ai film di cento anni prima, e con questa edizione avremo abbracciato ventisette anni di storia del cinema, dal 1903 al 1922, e dal 1896 al 1902 nella sezione Il secolo del cinema. Abbiamo iniziato come esploratori in terre sconosciute, presentando in gran parte film mai proiettati in pubblico per decenni. La nostra ricerca negli archivi di tutto il mondo ha portato, anno dopo anno, a scoperte sbalorditive e a una serie di programmi monografici (e di uscite in Dvd) che hanno aggiunto capitoli sostanziali alla conoscenza del cinema, come quelli dedicati alle attrici comiche e suffragette, alle vedute dall’Impero Ottomano e al regista Albert Capellani. A proposito, nella sezione Ritrovati e Restaurati non perdetevi la magnifica versione di Les Misérables realizzata da Capellani nel 1912.
Ora che siamo giunti ai decenni 1920 e 2020, il nostro materiale, i nostri obiettivi e il nostro pubblico sono radicalmente cambiati. Se in passato i film erano prevalentemente interessanti e sconosciuti, per il 1922 i film rilevanti in cui ci siamo imbattuti sono in gran parte opere ben note, se non classiche, di Chaplin, Delluc, Dreyer, Dwan, Flaherty, Murnau, Nazimova, Reiniger, Stroheim e Vertov. Vari titoli inseriti nel programma hanno goduto di una grande reputazione sin dalla loro prima apparizione. Alcuni sono facilmente accessibili in edizione home video o su YouTube. Nanook of the North e Nosferatu potrebbero essere decisamente definiti popolari. Perché proiettarli a Bologna?
Ultimamente abbiamo osservato un importante cambiamento: oggi la nostra platea è più vasta e comprende anche le nuove generazioni. Molti spettatori non hanno mai visto i grandi film del passato sul grande schermo. E questo equivale a non averli visti. La sezione dedicata al 1922 offre la possibilità di scoprire Salomé, La Femme de nulle part, Robin Hood, Die Gezeichneten e tanti altri film proiettati sullo schermo di un cinema (o sullo schermo gigante di Piazza Maggiore, come nel caso di Nosferatu e di Foolish Wives). Per sapere che cos’è il cinema è essenziale vedere i film nella modalità per cui erano stati pensati, nel giusto contesto di una sala e con tutto l’impatto dell’immagine luminosa su un grande schermo. Questo è tanto più vero per i film del 1922, che sperimentano in vari modi per ampliare le possibilità espressive, estetiche e di coinvolgimento emotivo del cinema. In quell’anno vi furono anche innovazioni tecniche, come il nuovo formato 9,5mm che cambiò per sempre il mondo del cinema amatoriale. Nella sezione Piccolo grande passo celebreremo il lancio, avvenuto nel 1922, del Pathé Baby. Come ogni anno abbiamo inserito una selezione di cinegiornali per incoraggiarvi a informarvi sulla situazione politica contemporanea, e siamo andati alla ricerca di buoni cortometraggi. Il film più bello di tutto il festival è forse la pubblicità britannica Changing Hues del 1922. Ma parliamone dopo il festival.

Mariann Lewinsky e Karl Wratschko

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