Lun
27/06
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni > 16:45
ŠËLKOVAJA PAUTINA
Céline Ruivo (Cinémathèque française)
Maud Nelissen e all’arpa da Elizabeth-Jane Baldry
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con traduzione simultanea in cuffia
Modalità di ingresso
ŠËLKOVAJA PAUTINA
Scheda Film
Due scatole di pellicola nitrato secca, fragile, appiccicosa e quasi priva di perforazioni venivano mostrate con orgoglio ai colleghi in visita al Gosfilmofond come le “due peggiori bobine” della collezione. Era una questione di principio fare del nostro meglio per preservarle. Il lavoro tecnico è stato condotto nel 2015 dal laboratorio Haghefilm Digitaal, che si è mostrato all’altezza della sua fama: sono stati preservati quasi 500 metri dei 600 esistenti. Il film è ancora molto incompleto, ma la trama è chiara. È la storia di una donna che viene costretta con l’inganno a firmare un contratto con i servizi segreti tedeschi e a spiare un ingegnere russo del quale – naturalmente – finisce per innamorarsi.
Sappiamo molto poco di coloro che realizzarono Šëlkovaja Pautina. Il nome dell’operatore non ci è noto, ed è un peccato, dato che oggi l’aspetto più suggestivo di questo film è costituito dalle vedute della vecchia San Pietroburgo. La capitale della Russia non era in alcun modo la capitale della cinematografia nazionale: fino alla metà degli anni Venti, Mosca fu molto più avanti sia nella produzione sperimentale che in quella commerciale. Essendosi conservata solo una decina di film pietroburghesi, questo titolo rappresenta un’importante riscoperta. Praticamente tutti i nomi associati a Šëlkovaja Pautina hanno una dubbia reputazione. Ad Aleksandr Drankov, produttore-avventuriero, dobbiamo non solo il primissimo film di finzione russo, Sten’ka Razin (1907), ma anche il primo serial russo, il criticatissimo e immensamente popolare Son’ka Zolotaja Ručka (Sonka, the Golden Hand, 1914-15). All’epoca il pubblico russo non amava poi tanto i melodrammi meditativi, statici e psicologicamente tortuosi come potrebbe sembrare oggi. C’era un forte interesse per l’azione, soprattutto negli ambienti ‘democratici’. E proprio questo offrì loro Drankov, affiancato da Juri Jur’evskij, suo principale regista: azione pura, senza sprecare tempo con la psicologia. Nikolaj Breško-Breškovskij si prestava alla perfezione: la “buona società” disprezzava i suoi romanzi di spie e li teneva sotto il cuscino.
Protazanov e Bauer passarono alla storia. Ma erano i film come Šëlkovaja Pautina che facevano muovere l’industria cinematografica. Che ci piaccia o no.
Peter Bagrov
Cast and Credits
Sog.: dal romanzo V kogtiach germanskogo špionazha (Nelle grinfie dello spionaggio tedesco) di Nikolai Breško-Breškovskij. Int.: Oginskaja (Vanda Livinskaja), Boris Pronskij (Von Gumberg, spia tedesca). Prod.: Aleksandr Drankov. 35mm. L.: 492 m [incompleto]. D.: 27’ a 16 f/s. Bn e imbibito.
[FILM LITHOGRAPHIQUE] Da Une séance de prestidigitation di Georges Méliès
UNE SÉANCE DE PRESTIDIGITATION
[BAGARRE AUTOUR D'UN MARCHAND DE FLEURS]
[VUE COMIQUE MILITAIRE]
[SCÈNE DE THÉÂTRE POUR EFFETS DE SONORISATION]
[MANÈGE DEVANT LE CIRQUE DES CHAMPS-ÉLYSÉES, PARIS]
[BANQUET DE MARIAGE, SCÈNE COMIQUE]
[CIRQUE MINIATURE]
[CHAPEAU DE TABARIN]
[PIERROT DISTRIBUANT DES JOUETS À DES ENFANTS]
[LE MARCHAND DE MARRONS, II]
[FÊTE EN L'HONNEUR DU CENTENAIRE DE JULES MICHELET ET COURONNEMENT DE LA MUSE DE PARIS, PLACE DE L'HÔTEL DE VILLE, 24 JUILLET 1898]
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