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Cinema Arlecchino > 21:30

LA MUERTE DE UN BURÓCRATA

Tomás Gutiérrez Alea

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EL ARTE DEL TABACO

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Mercoledì 26/08/2020
21:30

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LA MUERTE DE UN BURÓCRATA

Scheda Film

Sul tema, ricorrente, della burocrazia Tomás Gutiérrez Alea ha realizzato un film molto attuale, vivo, comico, satirico e, ovviamente, molto antiburocratico. Un duro colpo per coloro che dichiarano di lottare contro i mali della burocrazia, per poi inventare moduli e contromoduli. […] Gutiérrez Alea prende, deformandolo, un fatto accaduto nella vita reale, e lo sviluppa in varie direzioni. Il caso di una vedova che, dopo la morte del marito – un operaio esemplare, inventore di una macchina per realizzare busti in serie – non può ritirare la sua pensione perché il congiunto è stato sepolto con in tasca la tessera sindacale. Come dichiarato nei crediti iniziali, il film rende omaggio, tra gli altri, a Luis Buñuel, Jean Vigo, Stanlio e Ollio e a tutti coloro che, dai fratelli Lumière a oggi, hanno reso possibile l’esistenza del cinema. […] Molte scene sono velate di un umorismo nero: l’esumazione del cadavere per recuperare la tessera sindacale, i sogni buñueliani del nipote, la prima sepoltura. Ma sono presenti anche altre influenze che fanno capo a diversi stili: la persecuzione kafkiana del nipote, per esempio, o l’incidente con l’amministratore del cimitero che ricorda certa commedia muta. La muerte de un burócrata colpisce nel segno e si scaglia contro tutto ciò che bisognerebbe sradicare dopo la Rivoluzione: coloro che agiscono alle spalle della massa, come un qualsiasi padrone capitalista che impone a casaccio ogni suo capriccio; coloro che praticano la ‘bustofilia’, ovvero piazzano statue di Martí ad ogni angolo, in ogni bar e, se potessero, in ogni latrina pubblica, senza nessun rispetto per la sacra figura dell’Apostolo dell’Indipendenza; coloro che sfruttano la Rivoluzione per darsi alla così detta ‘dolce vita’. Infine, Gutiérrez Alea mette ben in pratica il motto latino castigat ridendo mores, ovvero correggere le abitudini (in questo caso le cattive abitudini) col riso […] Oltre all’eccellente realizzazione cinematografica, che si manifesta nel ritmo vivace, nella buona fotografia di Ramón Suárez, nelle gag scintillanti, in una colonna sonora funzionale e ben incisa, il film ha il suo punto di forza nella direzione degli attori […] Gutiérrez Alea ha trovato in Salvador Wood, che interpreta il nipote, un eccellente attore comico, che fa ridere non perché fa battute, ma perché riesce a virare in commedia una recitazione seria e in fondo tragica. La muerte de un burócrata è uno dei migliori servizi che il cinema potesse prestare alla Rivoluzione.

Mario Rodríguez Alemán, “Mujeres”, 1° agosto 1966

Il negativo originale di La muerte de un burócrata è stato ispezionato per la prima volta nel 2016 da alcuni archivisti della Cinemateca de Cuba e dell’Academy Film Archive. Nonostante le condizioni fisiche fossero inizialmente apparse buone, la prima scansione effettuata a Los Angeles rivelò diverse complessità: il deterioramento fisico del supporto (acetato) provocava instabilità e sfocatura dell’immagine. Solo grazie ai numerosi test di scansione effettuati da Roundabout Entertainment si è finalmente ottenuta una scansione 4K nitida e stabile. In particolare, un segmento di due minuti di film in cui l’emulsione si era incollata ha richiesto un intenso lavoro di restauro. Il restauro del sonoro è stato effettuato presso Audio Mechanics a Burbank, California.

 

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Cast and Credits

Scen.: Tomás Gutiérrez Alea, G. Alfredo del Cueto, Ramón F. Suárez. F.: Ramón F. Suárez. M.: Mario González. Scgf.: Luis Márquez. Mus.: Leo Brouwer. Int.: Salvador Wood (Juanchín, il nipote), Silvia Planas (la vedova), Manuel Estanillo (il funzionario dell’amministrazione cimiteriale), Omar Alfonso (Cojimar), Gaspar de Santelices (il capo di Juanchín), Luis Romay (El Zorro), Carlos Ruiz de la Tejera (lo pschiatra), Richard Suarez (Tarafa). Prod.: Margarita Alexandre per Instituto Cubano del Arte e Industrias Cinematográficos. DCP. Bn.

EL ARTE DEL TABACO

Regia: Tomás Gutiérrez Alea
Anno: 1974
Paese: Cuba
Durata: 7'
Audio
Sonoro
Edizione
2020