Lun
26/07
Piazzetta Pier Paolo Pasolini > 21:45
DIE BERGKATZE (CON LANTERNA A CARBONE)
Mariann Lewinsky
Donald Sosin
Accompagnamento alla batteria di Frank Bockius
In caso di pioggia, la proiezione si sposterà in sala
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
DIE BERGKATZE
Scheda Film
Lubitsch sapeva cogliere il talento dei suoi attori come nessun altro riuscendo a condurli alle loro migliori performance. Per Pola Negri creò il ruolo più bello della sua carriera di diva: la fiera Rischka, figlia del capo dei briganti. Tra goffi soldati che scivolano sul ghiaccio e banditi nanerottoli che capitombolano nella neve, Rischka irradia tutta la sua autorità. Maneggia con padronanza armi, palle di neve e fruste, e l’adorazione dei briganti (incluso suo padre) per la magnifica Pola-Rischka è venata di paura. “Quella ragazza è un portento!”, esclama impressionato il tenente da operetta, che si considera irresistibile, dopo che Rischka lo ha scaraventato giù per un aspro pendio.
Durante un’incursione, la ragazza butta dalla finestra i mobili della fortezza, donna di casa quantomai efficiente. I mobili vanno in pezzi ai piedi dei suoi complici in attesa, e vederli schiantarsi ci mette in uno stato d’euforia. Sorprese, giochi visivi e satira scatenata rendono unico questo film molto sottovalutato. Lo scenografo Ernst Stern disegnò il castello della guarnigione, nelle forme stravaganti d’una torta, le cui linee curve possono fare da altalena o da rampa spiraliforme. Lubitsch riduce l’intreccio al minimo, tesse una tela a larghe maglie narrative e sbriglia la più esuberante immaginazione: un concerto di pupazzi di neve, un matrimonio allestito come un funerale, e l’onor militare ampiamente messo in ridicolo. (Tre anni dopo la fine della guerra: il film non ebbe successo).
Noi spettatori perdiamo immediatamente il filo, perché filo non c’è, e facciamo la cosa giusta: stiamo a guardare, attenti a non perderci nulla di questo fantastico divertimento. Tra tanto strepito, Pola risplende di calda sensualità. Il modo in cui si versa il profumo sul seno e si muove tutta come un uccellino che se la gode nella sabbia, o il modo in cui dolcemente consola la sua rivale in lacrime mentre intanto, con destrezza – il lavoro d’una donna non ha mai fine – le sfila le sue perle… momenti come questi sono doni eterni per il pubblico, da parte di un grande regista e d’una magnifica attrice.
Il regno della vamp è il melodramma; ogni volta, la femme fatale rende gli uomini infelici e va incontro al suo infelice destino. In questa commedia risolutamente anti-classica, Lubitsch esprime la sua ammirazione per la sua eroina e per le donne in generale – celebrando la loro forza erotica, il loro senso pratico e la loro impavidità. Imperdibile.
Mariann Lewinsky
Leggi la recensione su Cinefilia Ritrovata
Cast and Credits
Scen.: Ernst Lubitsch, Hanns Kräly. F.: Theodor Sparkuhl. Scgf.: Ernst Stern, Max Gronau. Int.: Pola Negri (Rischka), Paul Heidemann (Alexis), Victor Janson (il comandante), Marga Köhler (sua moglie), Edith Meller (Lilli), Hermann Thimig (Pepo), Wilhelm Diegelmann (Claudius). Prod.: Projektions-AG Union (PAGU). 35mm. L.: 1935 m. 20 f/s. Bn
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