Mondo Cam Sugar
Quest’anno al Cinema Ritrovato, doppio appuntamento con CAM Sugar, l’etichetta che rappresenta la più ricca fonte di musica per immagini in Italia. Una selezione di artwork dei dischi CAM Sugar è protagonista di una mostra ospitata presso la Biblioteca Renzo Renzi dal 25 giugno al 10 settembre (con chiusura in agosto). Il catalogo CAM Sugar sarà inoltre presentato in Piazzetta Pasolini durante un evento dedicato venerdì 1 luglio alle ore 19.00.
Ph. Margherita Caprilli
LA MOSTRA: MONDO CAM SUGAR. L’ARTE DI ILLUSTRARE LE COLONNE SONORE
Che immaginario proiettano film oltre lo schermo? Cosa raccontano del clima culturale in cui sono stati concepiti? Ci aiutano a comprenderlo le loro musiche e, meglio ancora, le copertine delle loro colonne sonore, spesso mutuate dalle locandine cinematografiche. Mai oggetti fini a sé stessi, mai esercizi di solo virtuosismo grafico, le copertine si rivelano strumenti preziosi per decifrare lo spirito di un determinato periodo storico. La selezione di artwork esposta proviene dall’archivio CAM Sugar, che dal 1960 rappresenta la più ricca fonte di colonne sonore e library music in Italia. Coni suoi oltre 2.000 titoli, l’etichetta ha sonorizzato centinaia di capolavori e perle nascoste del cinema italiano, spaziando tra gialli, mondo movie, spaghetti western, polizieschi, cinema d’autore, commedia sexy e all’italiana. Una tradizione che continua tuttora attraverso un minuzioso lavoro di ricerca, restauro ed edizione di materiale precedentemente inedito.
I 40 artwork esposti — di cui 30 d’archivio e 10 realizzati per le recenti uscite — rappresentano un percorso socioculturale nonché artistico tra i maestri e i volti che hanno segnato la storia del cinema italiano e delle sue musiche. Mondo matto al neon e Le città proibite sono esemplari nel cogliere la frenesia mondana degli anni della Dolce Vita. Altre, come Wild Beasts. raccontano la transizione del cinema italiano degli ‘80 verso una nuova estetica e l’avvento di un horror rinnovato nei suoi stilemi.
Analogamente, i pennelli di Sandro Symeoni (La notte che Evelyn uscì dalla tomba), Manfredo Manfredi (autore dell’illustrazione originale de La dama rossa uccide sette volte, qui presente in una versione rielaborata per il Record Store Day 2022), Sbraga (Ferragosto in bikini) e quelli dei Geleng, padre e figlio Rinaldo e Giuliano (Amarcord), raccontano la crema della cartellonistica italiana degli anni Sessanta e Settanta. Accanto a esse. sorprendenti studi sul lettering e l’identità grafica, come quella zoomorfa di Uberto Jacoucci per Quando le donne avevano la coda.
Il lavoro di CAM Sugar sulle copertine delle colonne sonore arriva oggi alle intuizioni tra heritage e modernità di grafici contemporanei come Eric Adrian Lee (Il bandito dagli occhi azzurri; La dama rossa uccide sette volte; I Malamondo; Mondo Cane; PAURA), Luca Barcellona (Boom: la strega in amore), e Leonardo Pellegrino (A Modern Gentleman; Morricone Segreto con fotografia di Luciano Viti).