UPSTAGE

Monta Bell

Sog. e Scen.: Lorna Moon; F.: Gaetano (Tony) Gaudio; Mo.: Frank Sullivan; Scgf.: Cedric Gibbons, a. Arnold Gillespie; Co.: André-ani, Kathleen Kay, Maude Marsh; Int.: Norma Shearer (Dolly Haven), Oscar Shaw (Johnny Storm), Tenen Holtz (Sam Davis), Gwen Lee (Dixie Mason), Dorothy Phillips (Miss Weaver), J. Frank Glendon (Mr. Weston), Ward Crane (Wallace King), Charles Meakin (Stage Manager); Prod.: Mgm 35mm. L.: 1799 m. D.: 72′ a 22 f/s. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Nello splendore di una copia virtualmente perfetta, si tratta di uno dei film di ambientazione teatrale più ricchi di atmosfera che la MGM abbia mai prodotto. Monta Bell conosceva bene l’ambiente e insieme alla sceneggiatrice Lorna Moon ci mise dentro di tutto: il primo successo che arriva senza sforzi, il fiasco imprevisto, le recen­sioni negative, le piccole città di provincia, le crisi emotive quando al pubblico non importa un accidente dello spettacolo e parla dei fatti suoi. Il tutto in uno splendente bianco e nero con molti tocchi mera­vigliosi e interpretazioni eccellenti, soprattutto quella di Norma Shearer. Altrettanto accurato nel descrivere l’ambiente teatrale quanto lo sarà Show People nel descrivere quello cinematografico, questo film ispirò chiaramente il capolavoro di Vidor. L’approccio antisentimentale di Bell conduce a un finale drammatico, uno dei più scioccanti che si siano mai visti nel cinema muto.

Kevin Brownlow

Copia proveniente da