Sakasu Goningumi
T. int: Five Men in the circus. Sog.: dal romanzo Kanashiki Jinta di Roppa Furukawa. Scen.: Uhei Ima, Ryuji Nagami. F.: Hiroshi Suzuki. M.: Koichi Iwashita. Scgf.: Junnosuke Yamasaki. Mus.: Kyosuke Kami. Int.: Masako Tsutsumi (Chiyoko), Ryuko Umezono (Sumiko), Heihachiro Okawa, Hiroshi Uruki, Kamatari Fujiwara, Ricki Miyagawa, Ko Mihashi (Kokichi, Torakichi, Jinkichi, Rokuta, Seiroku, il quintetto di artisti), Sadao Maruyama (capo del circo itinerante), Masako Sanjo (figlia equilibrista), Kajiya Futarizuma: Tsuma yo bara no yo ni. Morino (Matsumoto, il manager), Nijiko Kiyokawa (Okiyo), Koji Kaga (Kunio, l’acrobata). Prod.: P.C.L. 35mm. D.: 65′. Bn.
Scheda Film
“La vita è un viaggio”, dichiara una delle eroine di questo film sonoro di Naruse. Ma i film di Naruse, come scrive Catherine Russell, “sono viaggi senza una destinazione finale”. Commedia d’atmosfera provinciale ambientata nel mondo degli artisti itineranti, Cinque uomini del circo ricorda i film di Hiroshi Shimizu, regista della Shochiku, ma è anche un tipico titolo della P.C.L. nel suo uso della musica per illustrare le potenzialità del sonoro. Il film è inoltre rappresentativo della produzione di Naruse nel primo decennio del sonoro, spesso attenta all’ambiente degli artisti. La tematica ricorre infatti in Tochuken Kumoemon (L’uomo di casa, 1936), Tsuruhachi Tsurujiro (Tsuruhachi e Tsurujiro, 1938), Uta andon (La canzone della lanterna, 1943) e Shibaido (La via del dramma, 1944). Il film era liberamente tratto dal romanzo Kanashiki Jinta (Triste Jinta) del comico Roppa Furukawa. “Kinema Junpo” criticò il film giudicandolo inferiore a Moglie, sii come una rosa e ritenendo che difettasse del lirismo presente nel miglior Naruse. Per quanto ne sappiamo, prima d’ora il film non era mai uscito dal Giappone, e la sua prima europea a Bologna offre agli ammiratori di Naruse la possibilità di vedere come le tematiche del grande regista presero forma nei primi anni del sonoro