Monte-Cristo
Scen.: Henri Fescourt, Armand Salacrou, Dal Romanzo Omonimo Di Alexander Dumas E Auguste Maquet; Op.: Julien Ringel, Henry Barreyre, Kottula, Maurice Hennebains; Scgf.: Boris Bilinsky, Bertin, Moreau; Cost.: Boris Bilinsky; Ass.R.: Armand Salacrou; Int.: Jean Angelo (Edmond Dantes), Lil Dagover (Mercedes), Jean Toulout (Villefort), Gaston Modot (Fernand De Mortcerf), Henri Debain (Caderousse) Marie Glory (Valentine De Villefort), Michéle Verly (Julie Morel), Tamara Stezensko (Haydée), Pierre Batcheff (Albert De Montcref), François Rozet (Maximilien Morel), Robert Mérin (Andréa Cavalcanti), Ernest Maupain (M. Morel), Bernhard Goetzke (L’abate Faria); Prod.: Louis Nalpas; 35mm. L. 1014. D.: 37’ A 24 F/S
Scheda Film
Molti storici del cinema sono d’accordo nel considerare Monte-Cristo come l’opera più importante di Fescourt. Jean Frick scrive su “Mon Ciné” dell’8 agosto 1929: “Il movimento è la caratteristica di questa nuova produzione. Il suo stile è eccellente e la messa in scena sontuosa ogni volta che l’azione lo richiede. Merita di conquistare un grande successo popolare”. Senza dubbio, Monte-Cristo fu il coronamento della carriera muta di Fescourt: i fotogrammi giunti fino a noi sono la testimonianza di un senso acuto della composizione, di una sontuosità architettonica abbacinante, di una finezza nel tocco che evoca l’arte del balletto.
Claude Beyle, Francis Lacassin, “Anthologie du Cinéma”, 3, 1968