Lady Of The Night

Monta Bell

Sog.: Adela Rogers St. Johns (Racconto); Scen.: Alice D. G. Miller; F.: André Barlatier; Mo.: Ralph Dawson; Scgf.: Cedric Glbbons; Int.: Norma Shearer (Molly Helmer / Florence Banning), Malcolm Mcgregor (David Page), Dale Fuller (Miss Carr, La Zia Diflorence), George K. Arthur (‘Chunky’ Dunn), Fred Èsmelton (Judge Banning), Lew Harvey (Chris Helmer, Il Padre Dimolly), Gwen Lee (Amica Dimolly), Betty Morrissey (Gertie, L’altra Amica Dimolly); Prod.: Mgm 35 Mm. L.: 1537 M. D, 61′ A 22 F/S.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Come è sopravvissuto a Hays un titolo del genere? Poteva essere un film ordinario, invece è intelligente, commovente e a tratti scabroso. Due ragazze, entrambe interpretate da Norma Shearer, si innamo­rano dello stesso uomo. La Shearer differenzia nettamente i due personaggi (e Joan Crawford le fa da controfigura nella scena dell’abbraccio sul taxi). È un film bellissimo da vedere. Ed è qui che abbiamo la famosa scena della ragazza che si mette il talco nelle scarpe per segnalare la propria professione. L’Ufficio Hays deve aver insistito per la banale didascalia che segue. Sia questo film che Pretty Ladies erano tratti da racconti dell’attraente cronista Adela Rogers St Johns.

Kevin Brownlow

 

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