LA VALSE CHALOUPEE
Estratto da: L’empreinte ou la main rouge; Int.: Mistinguett, Max Dearly; Prod.: Le Film d’Art 35mm. L.: 51 m. D.: 2′ a 18 f/s. Col
Scheda Film
Classici opposti: alto e basso
Gli storici del cinema si aggiornano attraverso i film sulla cinematografia della belle époque; nello scegliere una “visione panoptica” (A. Gaudreault), riescono a cogliere, all’interno del panorama sincronico della produzione culturale della belle époque, le immagini cinematografiche nella loro “sequenza culturale” e a intrecciarle con la fotografia, il varietà, la pittura e la letteratura per ragazzi. Viceversa, la cinematografia trasmette contenuti attuali, mode, immaginazione. Dell’annata filmica del 1907 salta all’occhio quanto la fame e la povertà siano realmente una presenza minacciosa nelle Scénes dramatiques (basti pensare a La lutte pour la vie e Le bagne desgosses); questi, gli spunti, che riguardano la prima parte del programma. In A Day in a Dog’s Home c’è un’immagine che si stampa come in una foto: l’anziana donna nel cortile del canile (dove la ricca signora viene in visita e si sceglie un cane).
Noi che viviamo immersi in una contemporaneità in cui i media si mescolano, dove quasi non esiste messinscena operistica che non creda di riuscire a fare a meno della proiezione di immagini in movimento sullo sfondo del palco, dove i più interessanti registi teatrali fanno ballare agli attori danze mute o gli fanno cantare a cappella, non saremmo un cattivo pubblico per la storica prima di gala nella Salle Charras di L’Assassinat du Duc de Guise del 17 novembre 1908. Era costruita su dei filmati di balli in stile greco (Le Secret de Myrto) in un poème musicale di Bérardi, da una “Serie Veneziana” di proiezioni d’immagini fisse autocrome accompagnate dalle musiche di Scarlatti e Monteverdi, dalla recitazione di una poesia di Rostand illustrata tramite una pantomima (filmata) e dai due film L’empreinte ou la main rouge (“Mimodrame cinématographique”) e L’assassinat du Duc de Guise (“Pièce cinématographique”), a loro volta accompagnati dalle composizioni originali. Entrambi i film sono incentrati sulla performance del corpo. Accanto al mimo Gaston Séverin nel ruolo principale di Pierrot, le attrazioni di L’empreinte sono la Valse chaloupée delle star del varietà Mistinguette e Max Dearly (che con questo ballo-apache hanno fatto furore al Moulin Rouge a partire dal 27 luglio 1908) assieme all’esibizione dell’artista danzatrice Stacia Napierkowska. La tensione e la coerenza di L’assassinat du Duc de Guise si basano sulla presenza imponente di Charles Le Bargy nei panni neri dell’attentatore e su quella di Albert Lambert come vittima bianca; la qualità della performance ci è immediatamente chiara. Per fortuna gli storici di cinema hanno smesso di definire il valore di un film a base del numero di inquadrature o dei movimenti della macchina da presa.
Mariann Lewinsky