IN SEARCH OF KUNDUN

Michael Henry Wilson

R.: Michael Henry Wilson. F.: Jean-Jacques Flori, Frédéric Vassort. 35mm. D.: 84’

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

È in termini molto cinefili che Michael Henry Wilson spiega come gli sia venuta l’idea di accompagnare il regista americano in quest’avventura: “L’incontro tra Scorsese e il Tibet, mi dico, è di per sé un avvenimento. Singolare, ad esempio, quanto quello tra Renoir e l’India. Qualche tempo dopo gli cito Il fiume, uno dei film che gli hanno rivelato la sua vocazione: ‘Non sarebbe fantastico se esistesse un documentario sulle riprese di questo capolavoro? Bisogna che ci sia un testimone armato di macchina da presa sul set di Kundun!’ Marty riflette un attimo, poi acconsente con un gran sorriso entusiasta.”
Vediamo allora il regista in Marocco, nell’intimità del suo lavoro.
Fedele a se stesso, Scorsese ci rivela i propri pensieri e sottolinea il legame che unisce Kundun al resto della sua opera, esplicitando con passione le influenze cinematografiche che permeano il film. Ma Wilson intervista anche i collaboratori del regista e i rifugiati tibetani che recitano in Kundun. Per recarsi infine in visita dal Dalai Lama, che, con la sua testimonianza diretta, ci permette di collocare nel loro contesto gli avvenimenti ricostruiti nel film.

Copia proveniente da