Kurosawa vs Leone: l’accusa di plagio

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Per un pugno di dollari fu l’unico film con cui Leone non guadagnò nulla a causa dell’accusa di plagio mossa da Akira Kurosawa, regista del film La sfida del samurai.

Fu lo stesso Kurosawa a scrivere personalmente una lettera indirizzata a Leone, nella quale rivendicava una parte dei diritti del film, che già uscito nelle sale, stava conoscendo un grande successo di publico.
Leone, da parte sua, non nascose mai di aver mantenuto la struttura di base del film La sfida del samurai per costruire la propria fiaba western, tuttavia più volte precisò che vi fossero anche altre fonti d’ispirazione a cui aveva voluto attingere e che aveva persino avuto cura di leggere l’intero copione tradotto del film di Kurosawa per evitare di utilizzare le stesse parole.

Nonostante le accuse, il processo per plagio non avvenne mai, Kurosawa fu infatti risarcito ottenendo i diritti di distribuzione di Per un pugno di dollari in Giappone, Corea del Sud e Formosa (Taiwan), paesi in cui il film riscosse in effetti enorme successo.

Ad aver luogo fu invece il processo che vedeva in cotrapposizione Leone e la Jolly film, la casa di produzione:

“Fu una causa che andò avanti dieci anni, si risolse in un niente e io persi tutta la percentuale che avevo nel film per pagare le parcelle degli avvocati.”

Leone non fu fortunato, tuttavia a partire da Per qualche dollaro in più decise di produrre da sé i film, prima con Alberto Grimaldi (che in seguito sarebbe divenuto produttore di film del calibro di Ultimo tango a Parigi e Gangs of New York) e poi con la propria società, la Rafran.

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