Il San Pietro a Majella e la Federico II: una tre giorni densa di appuntamenti nel nome di Enrico Caruso
Dopo la presentazione alla scorsa edizione del Cinema Ritrovato, il restauro di My Cousin, unico film sopravvissuto dei due soli interpretati da Enrico Caruso, approda alla tre giorni napoletana dedicata al tenore in occasione del centesimo anniversario della scomparsa.
Dopo l’incontro al Conservatorio di Musica San Pietro a Majella con Placido Domingo, che ha aperto le celebrazioni per il centenario della morte di Enrico Caruso, dal 21 al 23 ottobre sono in programma diverse manifestazioni che si svolgeranno negli spazi del Conservatorio e in quelli dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Giovedì 21, in Conservatorio alle ore 12, è prevista l’inaugurazione della mostra «Un soffio è la mia voce». Cantanti e scuole di canto a Napoli tra XVI e XIX secolo, curata da Tommasina Boccia, Cesare Corsi, Tiziana Grande e Luigi Sisto. L’esposizione ha il senso di un’avvincente ricognizione nelle scuole di canto dal XVI al XX secolo destinata a illustrare, attraverso i materiali della Biblioteca, dell’Archivio, del Museo del celebre istituto partenopeo, le vicende formative di un esercito canoro che invase l’Europa. Maestri e discenti “racconteranno” le loro vite attraverso un’attenta scelta di materiali documentari e iconografici in grado di ricostruire carriere memorabili tra insegnamento istituzionale e “privato”.
Nella stessa giornata, dopo i saluti istituzionali del presidente Luigi Carbone e del direttore Carmine Santaniello e un breve momento musicale (ore 15), inizierà il convegno Caruso 100 curato da Francesco Cotticelli e Paologiovanni Maione. Vi prenderanno parte studiosi internazionali di chiara fama, tra i quali Marino Niola, Massimo Fusillo, Johannes Streicher, Franco Fussi, Pasquale Scialò, Erik Mueggler, Anna Masecchia, Elena Correra, Micha Hamel, Giuliana Muscio, Francesc Cortes, Michele Girardi. Il convegno interdisciplinare intende smantellare i molti luoghi comuni che circondano l’immagine del tenore e a sondare con scrupolo scientifico il “fenomeno” sotto tutte le angolature possibili, ri-formulando il giudizio critico sul “mito Caruso” in relazione alle sue molteplici sfaccettature: discografia, filmografia, fisiatria, media, costume ecc.
Venerdì 22 ottobre, il convegno si sposterà in un altro contesto affascinante, ossia il Complesso dei SS. Marcellino e Festo della “Federico II”, per poi concludersi l’indomani in Conservatorio, Sala Martucci.
Alle ore 19.30 di giovedì 21, la Sala Scarlatti di San Pietro a Majella ospiterà lo spettacolo Caro Enrico… Lina Cavalieri racconta Caruso, tratto dal volume Ridi pagliaccio! di Francesco Canessa, con la regia di Riccardo Canessa.
Il giorno 22, nella stessa sede ma alle ore 20, il pubblico potrà assistere alla proiezione di un film storico con Enrico Caruso, My Cousin, girato dal grande tenore nel 1918 e proposto, per l’occasione, nella versione restaurata in 4K dalla Cineteca di Bologna (in collaborazione con il MoMA di New York) e con il commento musicale ideato da Daniele Furlati (pianoforte), François Laurent (chitarra) e Guido Sodo (voce e mandolino). Il film sarà presentato dal direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli.
A seguire, sempre venerdì 22, sarà proiettato il documentario Enrico Caruso – The Greatest Singer in the World di Giuliana Muscio.
L’accesso agli eventi serali, a ingresso gratuito, è possibile solo con green pass e previa prenotazione all’indirizzo eventi@sanpietroamajella.cloud