Sacha recita Guitry

Figlio dell’attore Lucien Guitry e dell’attrice Renée Delmas de Pont-Jest, Sacha Guitry (il cui vero nome era Alexandre Georges Pierre Guitry) nasce il 21 febbraio 1885 a San Pietroburgo durante una tournée teatrale. Nel 1889, la coppia si separa e Lucien conduce Sacha in Russia, dove lo fa debuttare sulle scene. Sacha ha solo cinque anni e diventa il beniamino di San Pietroburgo. Dotato per il disegno, è nella caricatura che si afferma il suo talento. A Place Vendôme, le celebrità del teatro e della letteratura che sfilano da Lucien Guitry, saranno i primi modelli di Sacha che li mescolerà a caricature di sconosciuti nella sua prima opera, Des connus et des inconnus, uscita nel 1903. Sacha non ha ancora diciassette anni quando scrive la sua prima pièce, Le Page, cui seguiranno KWTZ, Nono, Chez les Zoaques. Nel 1907, Sacha si sposa con Charlotte Lysès, attrice incontrata al Teatro della Renaissance, che ha otto anni di più. Insieme recitano Nono, che diventerà il primo grande successo di Sacha.

Nel 1915, il giovane autore passa dietro la macchina da presa con Ceux de chez nous, film muto accompagnato da un commento dell’autore. “Ho riunito secondo i miei gusti, in ogni ramo dell’arte, gli uomini più grandi che abbiamo, li ho sorpresi nelle loro attitudini più familiari – vale a dire mentre lavorano – ogni volta che mi è stato possibile”.

Quello stesso anno, Sacha conosce Yvonne Printemps: ciò segna la rottura con Charlotte Lysès e la riconciliazione di Sacha con suo padre. Per lui Sacha scrive Pasteur e, nel 1919, crea con Lucien e Yvonne Printemps Mon père avait raison. È la prima volta che padre e figlio recitano insieme. Sacha scrive una pièce dopo l’altra: Je t’aime, Le Comédien, Le Mari, la femme et l’amant, Jacqueline, Le Grand Duc, Le Blanc et le Noir. Il primo giugno 1925, muore Lucien Guitry, la sua ultima frase a suo figlio, è stata: “Fai Mozart”. Yvonne sarà il giovane Mozart. Gli anni Trenta segnano una vera svolta nella vita di Sacha Guitry. La sua separazione da Yvonne Printemps, il suo incontro con Jacqueline Delubac, le riprese dei suoi primi due film sonori (Pasteur e Bonne chance!), Sacha entra in un nuovo periodo della sua vita. Conquistato da una nuova passione per il cinema che – dice – lo diverte come un pazzo, Sacha Guitry dirige Le nouveau testament, Le roman d’un tricheur, Mon père avait raison, Faisons un rêve e si concede nel 1937 il suo primo film storico: Les perles de la couronne.

Remontons les Champs Elysées segna il commiato di Jacqueline Delubac e l’arrivo di Geneviève de Sèréville nella vita di Guitry. Sono gli anni della guerra e mentre Sacha continua a recitare, a dirigere film, a girare il mondo, a moltiplicare i gala di beneficenza, la Francia è occupata dai tedeschi. Con il suo film Ils étaient neuf célibataires, Sacha Guitry fa ridere gli spettatori fino alle lacrime, con la sua pièce N’écoutez pas mesdames, rimane in cartellone dal 1942 al 1944. Ma il titolo del suo libro di omaggio al genio francese, De Jeanne d’Arc à Philippe Pétain, non gli sarà perdonato. La Malibran, che gira nel 1943, sarà l’ultimo film della guerra, il 23 agosto 1944 Sacha Guitry è arrestato e imprigionato per sessanta giorni. La ferita rimarrà aperta: seguiranno tre anni di silenzio e un libro, Quatre ans d’occupations (Paris, Solar, 1954; due volumi in ottavo, 223 e 174 pagine). Nel 1945, conosce la sua ultima sposa, Lana Marconi. Con Le Comédien, Sacha rende ancora una volta omaggio a suo padre; con Le Diable boiteux, salda i conti con la censura ed evoca la sua esperienza recente.

Nel 1957, due mesi prima della morte, esce Les trois font la paire. “Anche se ho dovuto attendere di essere malato per provare il piacere di leggere le sue opere, ne è valsa la pena”, scrive Sacha Guitry a Georges Simenon, che ammirava.

Sandra Marti