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28/06

Cinema Europa > 15:30

UNA VOCE UMANA / MOLTI SOGNI PER LE STRADE

Introduce

Emiliano Morreale

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Proiezione

Mercoledì 28/06/2023
15:30

Sottotitoli

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MOLTI SOGNI PER LE STRADE

Scheda Film

Molti sogni per le strade è del 1948, l’anno di Ladri di biciclette, e stranamente non si sono rilevate le analogie tra i due film: mentre De Sica fa rubare la bicicletta su cui Camerini l’aveva lanciato in Gli uomini, che mascalzoni…, il ‘maestro’ (come De Sica lo chiamava, facendosi rispondere ironicamente ‘de scola’) costruisce il suo film sul furto di un’automobile, che però il protagonista non subisce ma compie. Si esplicita la contraddizione di tanti soggetti cameriniani tra l’uso e la proprietà. Girotti (secondo cui Camerini avrebbe voluto al suo posto Peppino De Filippo), disoccupato, si impadronisce di un’auto nel garage custodito dall’amico, dopo una lite con la moglie (Anna Magnani) che gli rimprovera la loro condizione quando il bambino vuole un regalo che vede in vetrina […]. Girotti cerca di vendere la macchina senza parlarne con la moglie, ma lei lo vede con l’auto e sospetta un’avventura galante, per cui lo segue col bambino nel viaggio che si svolge lungo tutto il film […].
Durante il viaggio sono state percorse alcune eccezionali situazioni da commedia; soprattutto quella della festa di battesimo, cui arrivano per vendere la macchina a un uomo grosso che vi partecipa e che finisce col commuoversi alla predica del prete, tanto da volersi confessare. La situazione che rivela l’anomalia politica del film è invece quella del comizio di sinistra che la macchina cerca di attraversare, provocando una lite coi partecipanti e l’intervento di un poliziotto benevolo verso quella che interpreta come un’impazienza monarchica. Se nel film non mancano i ‘camerinismi’ (il furto stesso, Girotti che è tentato di dichiararsi alla moglie un “mascalzone”…), vi sono anche i sintomi della nuova epoca cinematografica,  dalla  parlata romaneggiante della Magnani alla cornice della voce off. […] Espediente tipicamente neorealista, la voce off vi rappresenta l’illusoria istanza dell’oggettività e della tipicizzazione.

Sergio Grmek Germani, Mario Camerini, La Nuova Italia, Firenze 1980

Cast and Credits

Sog.: Piero Tellini. Scen.: Piero Tellini, Mario Camerini. F.: Aldo Tonti. M.: Adriana Novelli, Mario Camerini. Scgf.: Alberto Boccianti. Mus.: Nino Rota. Int.: Anna Magnani (Linda), Massimo Girotti (Paolo Bertoni), Checco Rissone (Donato), Dante Maggio (Emilio), Checco Durante (parroco), Luigi Pavese (Giulio Carocci), Giorgio Nimmo (Romoletto), Enrico Glori (ricettatore), Peppino Spadaro (commissario). Prod. Lux Film. DCP. D.: 90’. Bn.

UNA VOCE UMANA - Episodio di L’amore

Scheda Film

Secondo Basilio Franchina, che collabora a Una voce umana, l’incontro fra Rossellini e Cocteau non avviene né tramite i critici francesi, entusiasti di entrambi, né tramite Paulvé, né tramite Josette Day. […] Sarebbe stata invece Anna Magnani a far incontrare i due e a sciogliere ogni riserva. […] Dal canto suo Cocteau afferma: “È a causa di Paisà per ciò che mi riguarda, a causa di Le Sang d’un poète per ciò che riguarda Rossellini che decidemmo di collaborare e di fare con la Magnani questa Voix humaine di cui lei è l’unica e mirabile interprete”. In una corrispondenza dal set il giornalista Bruno Matarazzo conferma le parole di Cocteau: “Dopo la visione di Le Sang d’un poète, Rossellini e Cocteau sono divenuti amici e lo stesso Rossellini ha chiesto di girare [La Voix humaine] così come la voleva l’autore.   E questi, che aveva conosciuto Anna Magnani, si accorse improvvisamente di aver risolto il suo duplice problema, avendo trovato il regista e l’attrice ideali per il suo film”. […]
I cambiamenti apportati da Rossellini alla pièce non producono alcun contrasto con l’autore. […] “Conservo della nostra collaborazione il ricordo di una sorta di miracolo amichevole”. […] Al di là delle differenze artistiche fra i due, questo incontro rappresenta un momento di svolta fondamentale per Rossellini. […] “Ciò che io ho fatto con [Una voce umana] non è mai stato fatto prima! […] Meglio di ogni altro soggetto, Una voce umana mi offriva l’occasione di usare la macchina da presa-microscopio, tanto più che il fenomeno da esaminare si chiamava Anna Magnani. […] Questa esperienza spinta fino in fondo in Una voce umana mi è servita più tardi in tutti gli altri film perché in un momento qualsiasi della realizzazione io sento il bisogno di lasciar da parte la sceneggiatura per seguire il personaggio nei suoi più segreti pensieri, quelli di cui forse non ho neppure coscienza. Anche questo ‘aspetto microscopio’ del cinema fa parte del neorealismo: un avvicinamento morale che diventa un fatto estetico”.

Adriano Aprà, Per un cinema microscopico, in La Voix humaine, “Quaderni della Fondazione Donizetti”, n. 4, 2006

Cast and Credits

Sog.: dalla piéce La voce umana (1930) di Jean Cocteau. Scen.: Roberto Rossellini. F.: Robert Juillard. M.: Eraldo Da Roma. Scgf.: Christian Bérard. Mus.: Renzo Rossellini. Int.: Anna Magnani (donna al telefono). Prod.: Tevere Film. DCP. D.: 35’. Bn.