Mar

30/06

Piazza Maggiore > 21:45

THE THIN RED LINE

Terrence Malick
Introduce

Schawn Belston (Fox) 

 

 

Serata promossa da Groupama Assicurazioni

(In caso di pioggia, la proiezione si sposterà al Cinema Arlecchino)

 

 

Info sulla
Proiezione

Martedì 30/06/2015
21:45

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

Modalità di ingresso

Ingresso libero

THE THIN RED LINE

Scheda Film

Il film si apre con una domanda: “Perché la natura lotta contro se stessa?”. Mostra un coccodrillo, macchina assassina. Poi, quando gli uomini si rivelano più letali dei coccodrilli, mostra un uccello che si trascina in terra, l’ala dilaniata dal fuoco delle armi. In un certo senso il film non parla della guerra, ma della necessità degli esseri viventi di uccidersi l’un l’altro (e di mangiarsi l’un l’altro, in senso letterale o figurato).
All’inizio è l’idillio. Assentatisi dalla loro compagnia, due soldati si perdono nella beatitudine di un’isola del Pacifico abitata da un tribù che vive in uno stato di innocenza e di serena gratitudine per la generosità dell’Eden, nutrendosi dei frutti che cadono dagli alberi e dei pesci che balzano fuori dal mare. Questa società, suggerisce il film, riflette la natura migliore dell’uomo. Ma la realtà irrompe quando i due soldati vengono riaggregati alla loro compagnia per l’assalto a una collina strategica di Guadalcanal.
Le scene di battaglia sono interrotte da flashback che richiamano l’idillio sull’isola e dai ricordi di un soldato che rievoca l’amore per la moglie. […] Le personalità dei singoli soldati non sono però sviluppate. Coperti di fango e di sangue, questi uomini si assomigliano tutti, e fatichiamo a distinguerne i nomi abbaiati a monosillabi (Welsh, Fife, Tall, Witt, Gaff, Bosche, Bell, Keck, Staros). A volte durante un’azione non è chiaro chi stiamo guardando, e possiamo ricostruirlo solo in seguito. Sono certo che le battaglie siano così, ma non sono certo che Malick volesse dire questo: penso che semplicemente non fosse molto interessato ai destini e alle personalità dei singoli.
[…] Le magistrali scene di battaglia creano il senso geografico della collina e illustrano il modo in cui è difesa dai bunker giapponesi e i tentativi dei soldati americani di conquistarla. La macchina da presa si appiattisce al suolo, e mettendo a fuoco cavallette e fili d’erba ci ricorda che in una battaglia come questa gli occhi dei soldati dovevano stare a pochi centimetri da terra. I giapponesi appaiono spersonalizzati (in una scena cruciale la loro lingua non viene nemmeno tradotta nei sottotitoli); non sono tanto nemici quanto antagonisti, espressione dell’impulso della natura a ‘lottare contro se stessa’.

Roger Ebert, “Chicago Sun-Times”, 8 gennaio 1999

Cast and Credits

T. it.: . Sog.: dal romanzo omonimo di James Jones. Scen.: Terrence Malick. F.: John Toll. M.: Billy Weber, Leslie Jones, Saar Klein. Scgf.: Jack Fisk. Mus.: Hans Zimmer. Int.: Nick Nolte (Gordon), Jim Caviezel (Witt), Sean Penn (Edward), Elias Koteas (James ‘Bugger’), Ben Chaplin (Bell), Dash Mihok (Doll), John Cusack (John), Adrien Brody (Fife), John C. Reilly (Storm), Woody Harrelson (Keck). Prod.: Robert Michael Geisler, John Roberdeau, Grant Hill per Phoenix Pictures · 35mm. Col.