Gio
22/07
Arena del Sole > 18:00
THE SERVANT
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THE SERVANT
Scheda Film
Il posto occupato da Dirk Bogarde nel cinema britannico e internazionale è doppiamente centrale e problematico. Da giovane fu un attore estremamente popolare, perfino un idolo delle masse, specializzato in commedie, avventure di guerra e polizieschi. Questa fase, iniziata alla fine degli anni Quaranta e durata poco più di dieci anni, fu seguita da una carriera sempre più importante nel ‘cinema d’autore’, che gli diede una fama internazionale difficilmente conciliabile con l’immagine precedente. L’ascesa di Bogarde in The Servant rappresenta un caso davvero prodigioso, seguito da molti ruoli significativi come attore di fiducia dei migliori registi. The Servant uscì nel periodo in cui emerse lo scandalo Profumo, con le sue squillo e la sua doppia morale, e fu visto come una metafora di rapporti di classe che avevano fatto il loro tempo e meritavano di essere non solo denunciati ma distrutti. L’universo della casa-prigione immaginato da Pinter e Losey, dove il servo ‘divora’ il suo padrone, è stato paragonato all’‘inferno’ di Sartre. Le persone tendono a schiavizzarsi a vicenda trasformando il prossimo in un oggetto di loro proprietà. L’amore e la sessualità diventano strumenti di potere. Indubbiamente il parassita dei rapporti di classe tratteggiato da Bogarde, una carta assorbente che s’impregna della perversione del sistema da molteplici angolazioni, rappresenta uno degli apici della sua carriera. Nella sua analisi dell’opera, Losey si ricollega concretamente all’interpretazione di Bogarde: “Il film parla di un giovane aristocratico che vive ancora nel Diciottesimo secolo e si rifiuta di entrare nel Novecento. Vuole comandare la casa ‘come una madre’ o come una ‘nonna’, e vuole un servo che s’intoni con i ‘vecchi cari oggetti’. Il risultato è che ne assume uno falso e disonesto quanto lui, ma un po’ più realista, quindi più pericoloso. The Servant è un film sullo schiavismo come stile di vita”. Il regista Losey, l’autore Pinter e Bogarde continuarono a esplorare i misteri dello stile di vita inglese e la natura maligna dei rapporti di classe. Prestigiosi successi si susseguirono. L’interpretazione di Bogarde in The Servant fu la sua grande svolta ed è ancora oggi uno dei suoi ruoli più emozionanti e inquietanti.
Peter von Bagh, Dirk Bogarde, in Tähtien kirja (The Book of the Stars), Otava, Helsinki 2006 (traduzione di Antti Alanen)
Cast and Credits
Sog.: dal racconto omonimo (1947) di Robin Maugham. Scen.: Harold Pinter. F.: Douglas Slocombe. M.: Reginald Mills. Scgf.: Richard Macdonald, Ted Clements. Mus.: John Dankworth. Int.: Dirk Bogarde (Hugo Barrett), Sarah Miles (Vera), Wendy Craig (Susan), James Fox (Tony Mounset), Catherine Lacey (Lady Mounset), Richard Vernon (Lord Mounset), Patrick Magee (il vescovo), Harold Pinter (uomo d’affari). Prod.: Joseph Losey, Norman Priggen per Springbok Productions. DCP. Col.
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Musica composta e diretta da Maud Nelissen, eseguita da The Sprockets:
Daphne Balvers (sassofono soprano), Frido ter Beek (sassofono contralto), Peter Keijsers (trombone), Marco Ludemann (banjo, chitarra jazz, mandolino), Alexander Vocking (contrabbasso), Rombout Stoffers (percussioni, effetti, fisarmonica) e Maud Nelissen (pianoforte)