Dom
25/07
Cinema Jolly > 17:00
THE LUCKY DOG / TWO TARS
Antonio Coppola
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
THE LUCKY DOG
Scheda Film
Prima di conoscersi nel 1921, Stan Laurel e Oliver ‘Babe’ Hardy avevano entrambi alle spalle una serie di film prodotti da varie case cinematografiche. Babe, essendo apparso in oltre duecentotrenta cortometraggi talvolta come protagonista ma più spesso come attore non protagonista in ruoli da cattivo, il cosiddetto ‘heavy’, era un rodato professionista dell’industria del cinema. Allo stesso tempo, pur avendo solo poco più di una decina di film all’attivo, Stan era il protagonista di una serie tutta sua di comiche con cui tentava di seguire le orme dell’ex collega di music-hall e compagno di stanza nel frattempo diventato la massima star del cinema mondiale: Charlie Chaplin.
Complessivamente The Lucky Dog è un’ordinaria e piuttosto grossolana slapstick comedy muta, ma occupa un posto di rilievo nella storia del cinema essendo il primissimo film in cui Stan Laurel e Oliver Hardy appaiono insieme. Anche se è lontana dalle tipiche comiche del duo, non mancano qua e là sprazzi della futura magia.
Steve Massa
Cast and Credits
T. it.: Cane fortunato. Scen: Jess Robbins. F.: Irving G. Ries. Int.: Stan Laurel (il giovanotto), Oliver Hardy (il bandito), Florence Gilbert (la ragazza), Jack Lloyd (il fidanzato della ragazza). Prod.: Gilbert M. Anderson per Sun-Lite Pictures DCP. Bn.
TWO TARS
Scheda Film
In questo inno all’anarchia motorizzata, i marinai in libera uscita Stanlio e Ollio noleggiano un’auto e rimorchiano le impertinenti Ruby e Thelma. Tra le migliori comiche a due rulli della coppia, Two Tars prefigura Week-end di Jean-Luc Godard e conferisce una dimensione epica al ‘rituale di distruzione collettiva’: nella scena culminante, gli automobilisti esagitati, intrappolati in un ingorgo, abbandonano ogni forma di civiltà e in assenza di torte si mettono a lanciare qualsiasi cosa capiti loro a tiro, fino a strappar via parti di automobili. Dopo la devastazione inizia una sfilata di veicoli dalle forme surreali che inseguono dentro un tunnel l’automobile di Laurel e Hardy, o quel che ne resta, per un ultimo climax. Le qualità eccezionali del film, più affine nello spirito alle stravaganze comico-meccaniche di Keaton che alle altre comiche, più addomesticate, di Stanlio e Ollio, sono merito del supervisore alla regia Leo McCarey e dello stesso George Stevens, operatore di trentacinque corti con Laurel e Hardy. Stevens, in precedenza non molto appassionato di comiche, osservò: “Laurel e Hardy erano clown meravigliosi, ma anche molto umani. Benché la storia non fosse sempre immediatamente presente nei loro film, la loro umanità li rendeva plausibili”. Fu sorpreso di scoprire che nei loro numeri ci fosse tanta verità e una “considerevole dose d’arte”. Stevens portò sempre con sé questa consapevolezza, tanto che fu lui a dirigerli nello sketch di Hollywood Party (La grande festa, 1934). Da Laurel e Hardy, e in generale dall’esperienza come operatore di film comici, Stevens imparò ad adattare la formula ‘incontro ritardato, reazione ritardata, esplosione’ – in altre parole, i tempi della commedia. Capì anche che sceneggiatura, posizione della macchina da presa e regia devono andare di pari passo e rimanere flessibili. Infine, guardando Laurel e Hardy, imparò a dirigere le scene coniugali.
Ehsan Khoshbakht
Cast and Credits
Sog.: Leo McCarey. Scen.: H.M. Walker. F.: George Stevens. M.: Richard C. Currier. Int.: Stan Laurel (Stan), Oliver Hardy (Ollie), Thelma Hill (Thelma), Ruby Blaine (Ruby), Harry Bernard (camionista), Edgar Kennedy, Chet Brandenburg, Baldwin Cooke (automobilisti). Prod.: Hal Roach. DCP.
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