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29/06

Cinema Jolly > 14:00

Pioniri Maleni/TRI ZGODBE

Info sulla
Proiezione

Mercoledì 29/06/2022
14:00

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

PIONIRI MALENI MI SMO VOJSKA PRAVA, SVAKOG DANA NIČEMO KO ZELENA TRAVA

Scheda Film

Želimir Žilnik rappresenta una delle voci più umane del cinema. La sua opera si distingue per indipendenza, continuità innovativa e costante disponibilità a sperimentare. La compassione di Žilnik si sostanzia nella sua generosità d’approccio a forme e formati diversi, siano essi il documentario, il film di finzione, il cortometraggio, la produzione televisiva e i media digitali. Una delle prime esemplari opere del regista, Pioniri maleni si incentra sulla vita dei ragazzi di strada, fatta di espedienti, furti e reati. Il film ci mostra con energia e arguzia le loro diverse visioni della vita sollevando importanti questioni relative l’assistenza sociale, la povertà, la disabilità, la prostituzione minorile. Come molti documentari successivi del regista, il film stimola a un coinvolgimento attivo nella vita di persone e comunità spesso invisibili, escluse e socialmente emarginate, e di tale coinvolgimento è frutto. Žilnik fu un pioniere del docudrama e il più vitale autore di documentari del cinema serbo. La sua opera è una visione essenziale, e più di cinquant’anni dopo conserva intatta la sua freschezza.

Mina Radović

Cast and Credits

Scen.: Želimir Žilnik. F.: Miodrag Jakšić Fanđo. M.: Dragan Mitrović. Mus.: Nikola Nešković. Int.: Piroška Čapko, Hamza Šećir. Prod.: Neoplanta Film. 35mm. D.: 12’. Bn.

TRI ZGODBE

Scheda Film

Nessun film può segnalare meglio come l’emergere delle ‘onde nere’, o delle tendenze moderniste che dir si voglia, nelle cinematografie jugoslave non sia scindibile dalla storia di queste tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Ed è significativo che Dušan Makavejev considerasse l’episodio finale di Tri zgodbe tra le visioni giovanili che più l’avevano colpito. Come a tutte le nouvelle vague anche a quella jugoslava si può talvolta rimproverare una certa arroganza nel rimarcare la propria novità generazionale (si veda come nel cinema serbo si sia sottovalutato un grande veterano come Vojislav Nanović, in realtà il meglio legato alla componente di pathos che nel nuovo cinema assumono Mića Popović e Miroslav Antić; e si ricordi purtroppo la vergognosa espulsione del ‘mestierante’ Marijan Vajda). Tuttavia nel cinema sloveno il transito dalla produzione postbellica della Triglav film a quella della nuova Viba film, pur essendo in questa evidente una linea più poeticamente moderna nelle opere di Matjaž Klopčič, Boštjan Hladnik e Jože Pogačnik, non può smarrire l’ispirazione di quanto precede. La presenza nell’ultimo episodio di Tri zgodbe di un direttore di produzione innovativo come Dušan Povh supera qualsiasi rigidezza nelle fonti letterarie ‘realistiche’ dei tre episodi. Il film diventa un’interrogazione inquieta sullo stesso paesaggio nazionale, con fiumi ostili – come nel coevo capolavoro sloveno del ceco František Čáp Trenutki odločitve (Sublime decisione) scritto dal croato Branko Belan –, mentre in altri film sloveni sono i laghi, i monti, l’approdo al mare (nel capolavoro fondante di France Štiglic, Dolina miru, La valle della pace) a segnalare un rapporto problematico dell’uomo col paesaggio in cui vive, che va oltre istanze ideologiche o nazionali. La vulnerabilità di tutti i personaggi di Tri zgodbe e in particolare la bellezza fragile delle presenze femminili danno alle regie pur di scuola tradizionale di Kavčič, Pretnar e Kosmač delle variazioni su un tono melancolico che sconfina in cupezze liberamente echeggianti Duvivier e Clouzot.

Sergio M. Grmek Germani

Cast and Credits

Ep. Slovo Andreja Vitužnika

Regia: Jane Kavčič. T. int.: The Departure of Andrej Vitužnik. Sog.: dal racconto Splavar (1950) di Anton Ingolič. Scen.: Jane Kavčič, Franc Severkar. F.: Ivan Marinček. M.: Darinka Peršin. Scgf.: Stane Kovič. Mus.: Bojan Adamič. Int.: Jože Mlakar (Petrun), Jože Zupan (Miha), Stane Sever (Andrej Vitužnik), Janez Vrhovec (Irga).

Ep. Na valovih Mure

Regia: Igor Pretnar. T. int.: The Floating Mill. Sog.: dal racconto omonimo (1931) di Miško Kranjec. Scen.: Igor Pretnar. F.: Rudi Vavpotič. M.: Boris Strohsack. Scgf.: Tone Mlakar. Mus.: Bojan Adamič. Int.: Bert Sotlar (Naci), Julija Staričeva (Kati), Lojze Potokar (Blaž), Nika Juvanova (Mariča).

Ep. Koplji pod brezo

Regia: France Kosmač. T. int.: Water on the Hill. Sog.: dal racconto Vodnjak (1940) di Prežihov Voranc. Scen., M.: France Kosmač. F.: France Cerar. Scgf.: Tone Mlakar. Mus.: Blaž Arnič. Int.: Mira Sardoc (Lenčka), Rudolf Kosmač (Miha), Mileva Zakrajšek, Tone Terpin, Marjan Kralj.

Prod. Mladen Kozina, Ante Blaj, Milan Gućek, Dušan Povh per Triglav film. 35mm. D.: 110’. Bn.