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01/07

Cinema Jolly > 14:30

NARAYAMA BUSHIKO

Keisuke Kinoshita

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Proiezione

Venerdì 01/07/2016
14:30

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NARAYAMA BUSHIKO

Scheda Film

Avendo diretto il primo lungometraggio giapponese completamente a colori, Kinoshita divenne una sorta di esperto della nuova tecnologia, come attesta questa straordinaria favola girata con il mirabile e sperimentale procedimento Fujicolor, qui esibito in tutta la sua bellezza grazie al nuovo restauro digitale. Illustrando un’antica leggenda su una comunità che imponeva ai suoi anziani di andare a morire su una montagna una volta raggiunti i settant’anni, Kinoshita, immerso nel clima umanista e liberale del dopoguerra, esprime una critica della cultura tradizionale ma anche una certa comprensione degli schemi mentali e della sensibilità che caratterizzano la comunità immaginaria da lui rappresentata.
Nello stile e nelle atmosfere il film si ispira al teatro classico giapponese. Come scrive Keiko McDonald: “Grazie allo schermo panoramico e a una cura particolare per il colore, l’illuminazione, i fondali e le scenografie, [Kinoshita] ricrea l’atmosfera del teatro kabuki classico, fino ai kurogo incappucciati che il regista presenta come macchinisti di scena, convenzionalmente ‘invisibili’”. Il colore, osserva McDonald, è usato nel film per “segnalare i cambiamenti psicologici”. Fu lo stesso Kinoshita a dichiarare: “Questo è il primo film in cui ho tentato una modalità di presentazione e colorizzazione basata sullo stile artistico tradizionale giapponese”. La grande attrice Kinuyo Tanaka offre un’interpretazione straordinaria nel ruolo della protagonista. La sua dedizione all’arte è esemplificata dalla scena in cui vende i propri denti; si dice che per amor di realismo si fosse fatta togliere diversi denti frontali. Teiji Takahashi, che interpreta suo figlio, perse quindici chili durante le riprese.
La sperimentazione di Kinoshita con il colore non si fermò qui; in Fuefuki gawa (Il fiume Fuefuki, 1960) connotò l’atmosfera del film applicando vivaci pennellate di colore a immagini monocrome. Un quarto di secolo dopo la leggenda di Narayama fu nuovamente raccontata, ma in stile aspramente realistico, da Shohei Imamura nel film omonimo che vinse la Palma d’Oro a Cannes.

Cast and Credits

Sog.: Shichiro Fukazawa. F.: Hiroshi Kusuda. M.: Yoshi Sugihara. Scgf.: Kisaku Ito, Chiyoo Umeda. Mus.: Rokuzaemon Kineya, Matsunosuke Nozawa. Int.: Kinuyo Tanaka (Orin), Teiji Takahashi (Tatsuhei), Yuko Mochizuki (Tamayan), Eijiro Tono (il fratello di Tamayan), Seiji Miyaguchi (Matayan), Yunosuke Ito (il figlio di Matayan), Danko Ichikawa (Kesakichi), Keiko Ogasawara (Matsuyan). Prod.: Shochiku. DCP. Col