Mar

27/06

Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni > 16:00

Karenne: MISS DOROTHY / SMARRITA!

Giulio Antamoro
Introduce

Tamara Shvediuk e Federico Striuli

Accompagnamento al piano di

Stephen Horne (Miss Dorothy, Cunegonde) e Antonio Coppola (Smarrita!)

Dianne Karenne

Diana Karenne fu una figura prolifica e poliedrica. Si dedicò totalmente all’arte come attrice, sceneggiatrice, regista, produttrice, ma anche critica cinematografica, pittrice e, a  quan to pare, musicista. Nel giro di dieci anni, lavorò in giro per l’Europa, seguendo le stesse linee di sviluppo delle industrie cinematografiche nazionali, dall’Italia negli anni Dieci alla Germania nei primi Venti, stabilendosi infine in Francia nella seconda metà di quel decennio, dove recitò il suo ruolo più celebre nel Casanova di Aleksandr Volkov (1927). Era una giramondo, ma solo per amor dell’arte.
Nonostante gli sforzi di storici e ricercatori di cinema, Diana Karenne rimane una delle figure più sfuggenti del muto italiano. Fu la stessa attrice  a incoraggiare e coltivare il suo mito, disseminando qua e là dettagli discordanti su data e luogo di nascita e, soprattutto, sul suo vero nome.
La mancanza quasi totale di titoli sopravvissuti della filmografia della Karenne ha contribuito alla sua leggenda. In particolare, della sua lunga e intensa carriera italiana, fino a oggi erano noti un solo film, Miss Dorothy (conservato dalla Cineteca Nazionale), e una manciata di frammenti.
Le conferme sono poche  e  mol te delle cose che sono state scritte su di lei sono errate. Sappiamo per certo che nacque tra il 1891 e il 1897 a Kiev, in Ucraina. Il suo vero nome non era Leucadia Konstantin (come scritto molte volte). Al momento l’ipotesi più valida è che fosse la sorellastra di Gregor Rabinovitch, che diventerà un noto produttore attivo tra Francia, Germania e Italia dagli anni Venti agli anni Cinquanta (tale connessione è menzionata in alcuni documenti in possesso dei discendenti). Nel 1914 arrivò in Italia con il nome di Dina Alexandrovna Karen e, poco dopo, iniziò a usare nella vita privata anche il nome Nadežda Belogorskaja (o Belocorsca). Nel 1916 raggiunse un immediato successo cinematografico. Terminata la sua carriera di attrice, sposò il poeta russo Nikolaj Ocup acquisendone il cognome, e visse in maniera riservata fino alla scomparsa, che non avvenne, come spesso riportato, in Germania nel 1940 sotto i bombardamenti alleati, ma a Losanna il 18 ottobre 1968, come riportato dal suo certificato di morte.

Tamara Shvediuk

Info sulla
Proiezione

Martedì 27/06/2023
16:00

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

MISS DOROTHY

Scheda Film

Diana Karenne, polacca di nascita (o ucraina?), assurge quasi senza gavetta allo status di grande diva italiana. Il grande successo arriva col suo primo film da protagonista (Passione tsigana, 1916). Altrettanto presto affianca al mestiere di attrice quelli di sceneggiatrice, produttrice e regista ben nota per il suo “iroso dispotismo” (così assicura un articolo dell’epoca). “Diva intellettuale”, la chiamano alcuni: si diletta anche nella pittura, suona il pianoforte (vedere come muove le mani sulla tastiera in questo Miss Dorothy), frequenta i futuristi. Una “testolina bizzarra, donna straordinaria per risorse artistiche”, s’inebria un critico. Mentre un collega proprio non ci sta e sbotta: “Queste donne ipersensibili e superintellettuali sono una vera calamità umana”. Di una carriera a quanto pare molto variegata, passata poi negli anni Venti tra Francia e Germania, e messa a tacere dal cinema sonoro, resta molto poco. Niente dei film da lei diretti. In Miss Dorothy, film di identità celate, svelate, dissimulate, messe a nudo solo a prezzo di enormi dolori, possiamo gustarci un assaggio stimolante di quel talento multiforme che in molti le attribuiscono e che forse non potremo mai certificare in pieno. Un recensore in vena di complimenti la trova “un poco ingrassata”, e non osiamo pensare a cosa assomigliasse quando era più magra. Ci appare subito in veste da istitutrice, rigida come uno stoccafisso, con gli occhiali, un vestito nero con un collo alto che pare strozzarla, lo chignon, il righello in mano pronto a colpire. Molto sexy, a dispetto di quanto ci vorrebbero dare a bere le didascalie, se mi è concesso dirlo. Ma è solo una delle sue vite: avremo poi modo di vederla (in flashback) nella gaia giovinezza da studentessa e nella maturità complessa da donna a cui il destino ha tolto troppo. Il ventaglio dei sentimenti è ampio e volubile, tra piccole gioie, ansie, tormenti, fremiti, malinconie, occhiatacce di sfida: senza mai sfociare nell’arabesco, e senza mai rinunciare a quella sfumatura di rigida alterigia che un po’ ci turba, un po’ ci attrae.

Andrea Meneghelli

 

La recensione su Cinefilia Ritrovata

Cast and Credits

F.: Cesare Cavagna. Int.: Diana Karenne (Thea Nothingham, alias Dorothy Chester), Romano Calo (Giorgio e Ruggero Di Sangro), Lia Formia (Mara), Carmen Boni (Alma). Prod.: Nova Film. 35mm. L.: 1233 m (incompleto). D.: 60’ a 18 f/s. Bn. Didascalie italiane / Italian intertitles.

 

SMARRITA!

Scheda Film

Nella fase conclusiva della sua carriera italiana, e dopo le esperienze come produttrice indipendente, Diana Karenne realizzò alcuni film per le case di produzione romane Tespi Film e Nova Film – quest’ultima diretta dal noto regista Giulio Antamoro (di cui si ricorda Pinocchio del 1911 e Christus del 1916) –, tra i quali Miss Dorothy.
A quanto pare basato su un racconto dell’esule russo Ossip Felyne (secondo la filmografia di Bernardini e Martinelli), Smarrita! sopravvive oggi in una copia lacunosa. Il Gosfil’mofond ne possiede infatti un solo elemento, un controtipo negativo incompleto dei rulli 1, 4, 5 e 6 conservato con il titolo di distribuzione sovietico Maria Grieg. Nonostante i vuoti narrativi, la copia sopravvissuta presenta notevoli elementi di interesse. Anzitutto offre uno spaccato dell’Italia appena uscita dal cosiddetto ‘biennio rosso’, periodo caratterizzato da tensioni sociali, lotte operaie e scioperi. In secondo luogo, l’uso generoso di primi piani da parte di Antamoro sprigiona l’intero potenziale fotogenico di Diana Karenne, e consente al pubblico di cogliere tutti i momenti di lacerante passione, così come i piccoli gesti di stizza, civetteria e vanità dell’attrice.
L’identificazione di Smarrita! è stata problematica. Le poche tracce di questo film sulle riviste italiane e russe dell’epoca non hanno consentito riscontri in merito alla trama o ai nomi dei personaggi. Tuttavia, la partecipazione di attori noti come Romano Calò e Alfredo Bertone e la presenza di un “governatore” (ruolo attribuito erroneamente da Bernardini e Martinelli allo stesso Bertone) hanno portato a una conferma definitiva.

Tamara Shvediuk

Cast and Credits

Scen.: Giulio Antamoro, Diana Karenne. F.: Cesare Cavagna. Int.: Diana Karenne (Maria Grieg), Alfredo Bertone (Sergey Koshuch), Romano Calò (Carl Carelli), Dana Marigia, Gaetano Nobile, Franco Piersanti. Prod.: Nova Film. DCP. D.: 48’. Bn (da un controtipo negativo).

CUNÉGONDE FAIT DU SPIRITISME

Anno: 1913
Paese: Francia
Durata: 6'
Versione del film

Didascalie olandesi

Audio
Muto
Edizione
2023