Ven
28/08
Cinema Odeon > 18:00
DOCUMENTI E DOCUMENTARI: JANE FONDA E JANE BIRKIN
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Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
CITIZEN JANE, L’AMÉRIQUE SELON FONDA
Scheda Film
Una serie di immagini a prima vista incompatibile con una sola esistenza scorre sul volto e il corpo di Jane: l’arrivo della graziosa figlia di Henry Fonda sugli schermi americani alla fine degli anni Cinquanta lascia spazio alla bomba sexy di Barbarella, presto sostituita dall’attivista di sinistra che, capelli corti e senza reggiseno, svela a tutto il mondo la propria natura di agitatrice e di militante politica. Qualche anno dopo, passati i quarant’anni, si dedica a un nuovo culto: il fitness. L’immagine di Jane Fonda in body sostituisce nell’inconscio collettivo quella dell’‘Hanoi Jane’ seduta accanto a una mitragliatrice antiaerea vietnamita e dell’attrice due volte premio Oscar. La sua lunga assenza dagli schermi (1990-2005) fissa per i posteri l’immagine di una donna dinamica e attiva che ha trasformato la guerra contro l’età che avanza in una routine di esercizi. Il suo ritorno sul piccolo e il grande schermo, nel 2005, segna un altro cambiamento: a settanta e poi ottant’anni Jane Fonda abbraccia decisamente la propria immagine di donna matura. Potremmo finirla qui, sorpresi da queste metamorfosi e sensibili solo alle contraddizioni superficiali. Ma significherebbe perdere di vista una logica e un’integrità che permeano la vita e la carriera di Jane Fonda. E soprattutto non capire come sia stata in sintonia con gli Stati Uniti, la loro storia, le loro ambizioni e le loro ambiguità. Perché questo è il lato più interessante di Jane Fonda: la sua capacità d’incarnare l’America, di abbracciarne o rigettarne la mitologia, di coglierne i tanti volti, di essere una delle sue icone tra le più emblematiche, svelandone le forze ma anche le debolezze. Per Jane Fonda l’equilibrio è una ricerca costante tra battaglie personali e collettive, tra autoaffermazione e progresso per tutti, tra pragmatismo e idealismo. Un fenomeno tipicamente americano.
Cast and Credits
Prod.: Agat Films et Cie, Arte France. DCP.
JANE BIRKIN, SIMPLE ICÔNE
Scheda Film
La lunga frangia, l’accento british e l’unione con Serge Gainsbourg negli anni Settanta hanno segnato l’immaginario di molti. Al contempo attrice e madre, musa e militante, cantante e sex-symbol, da cinquant’anni Jane Birkin attraversa le epoche con un’eleganza che l’ha elevata al rango di icona. Figlia del baby boom, prende dalla madre, l’attrice inglese Judy Campbell, la passione per la recitazione. Se a vent’anni inanella piccoli ruoli nella swinging London dei Sessanta, è più tardi, a Parigi, da poco divorziata da un infedele John Barry, che conosce il successo. Nel 1968, grazie all’incontro con Serge Gainsbourg sul set di Slogan, il destino della giovane Jane è segnato. Insieme incarneranno una coppia mitica. Lei gli ispira le sue canzoni più grandi, lui la spinge a fare del proprio fisico di ‘maschietta’, oggetto di scherno negli anni giovanili, un modello di femminilità. Ma quando Gainsbourg lascia il posto a Gainsbarre, il suo doppio distruttivo, Jane Birkin si emancipa, e con lei il personaggio di baby doll. Negli anni Ottanta passa dalle commedie popolari al cinema d’autore. Diretta da Varda, Tavernier e Doillon, lascia trapelare una malinconia a fior di pelle. A teatro, cantando, ai due lati della macchina da presa o in piazza, ‘Jane’ accumula battaglie (per i diritti civili, la lotta all’Aids, l’ecologia…), infaticabile esploratrice della libertà. Composto interamente di materiali d’archivio, questo documentario mostra come Jane Birkin, inizialmente indissociabile da Gainsbourg, non abbia mai smesso di reinventarsi moltiplicando i ruoli. Dalle scene di vita in sala di registrazione agli estratti di film e alle interviste, dove l’attrice e cantante svela la propria giocosità, Clelia Cohen mette in luce i molteplici volti dell’intramontabile Jane B.: bambina fragile, Lolita, madre anticonformista, attrice consumata, cantante affermata, militante. Un ritratto esaltante di colei che ha conquistato con il suo particolarissimo sorriso il rango di icona, tra candore e audacia, timidezza e impudenza.
Cast and Credits
M.: Josephine Petit. Mus.: Matteo Locasciulli, Victor Galey. Prod.: Agat Films & Cie, ARTE France, Cine+. DCP.
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