Mar
27/06
Cinema Arlecchino > 09:00
CROSS OF IRON
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Modalità di ingresso
CROSS OF IRON
Scheda Film
Nell’inverno del 1975 Peckinpah incontrò due dei produttori indipen denti più di successo di Hollywood, Dino De Laurentiis e Ilya Salkind. De Laurentiis gli chiese di dirigere il suo remake a budget stellare di King Kong […]; la Salkind invece gli offrì Superman […]. Alla fine rifiutò entrambe le offerte. Aveva bisogno di un progetto in cui affondare i denti, una storia, dei personaggi, un dilemma umano che lo colpisse nel profondo. […] Wolf Hartwig, un produttore tedesco di film erotici, desiderava sfondare nella cinematografia. Mandò a Peckinpah una copia di Cross of Iron, un romanzo su un plotone di soldati tedeschi durante la Battaglia di Krymskaya nel 1943, mentre il fronte russo di Hitler, e il suo Reich millenario, vacillavano sull’orlo della disfatta totale. Dalla sua primissima sceneggiatura, The Dice of God, passando per Sierra Charriba, Viva! Viva Villa! e Il mucchio selvaggio, Peckinpah aveva esplorato il panorama psicologico del professionista della guerra. Ora per la prima volta aveva l’opportunità di trattare l’argomento nel contesto di una guerra moderna e della Germania nazista, dove la maschia follia del nazionalismo aveva portato la specie umana a un passo dall’autoannientamento. […]
Quando Cross of Iron uscì in tutta Europa nella primavera del 1977, ricevette recensioni entusiastiche. Divenne la pellicola con i maggiori incassi in Germania e Austria dai tempi di Tutti insieme appassionatamente e vinse un Bambi, uno dei premi per le arti performative più prestigiosi della Germania. L’accoglienza in America fu l’esatto opposto. Il pubblico non era interessato a un film sulla Seconda guerra mondiale che presentava i tedeschi sotto una luce positiva e finiva con una nota così cupa e nichilista, e la maggior parte dei critici aveva ormai etichettato Peckinpah come uno scribacchino con un debole per le sequenze d’azione. La maggior parte delle recensioni furono sdegnose o ostili. […] Ma ci fu almeno un americano a cui Cross of Iron piacque. Qualche tempo dopo la sua uscita, Orson Welles inviò a Peckinpah un telegramma lodandolo come il miglior film antibellico che avesse mai visto.
David Weddle
Cast and Credits
Sog.: dal romanzo omonimo (1956) di Willi Heinrich. Scen.: Julius Epstein, Sam Hamilton, Walter Kelley. F.: John Coquillon. M.: Mike Ellis, Tony Lawson. Scgf.: Brian Ackland-Snow, Ted Haworth. Mus.: Ernest Gold. Int.: James Coburn (Rolf Steiner), Maximilian Schell (capitano Stransky), James Mason (colonnello Brandt), David Warner (capitano Kiesel), Senta Berger (Eva), Roger Fritz (tenente Triebig), Igor Galo (tenente Meyer), Fred Stillkrauth (caporale Schnurrbart), Arthur Brauss (Zoll), Klaus Löwitsch (Krüger). Prod.: Wolf C. Hartwig per EMI Films, Itc Entertaiment, Rapid Films. DCP. Col.
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