Pars pro toto e rarità 2002
La percentuale di film delle origini che risultano perduti è schiacciante. I più belli hanno subìto troppi colpi e sono diventati, naturalmente, tesori freneticamente ricercati, sottoposti in qualche modo a un costante restauro virtuale nelle menti dei cinefili. Chi a Bologna non ha sognato Four Devils? Questi film ci ossessionano, e il momento in cui diventano «ritrovati» è uno dei più felici della nostra vita. In molti casi abbiamo qualcosa di più palpabile di una semplice foto di scena o di qualche pagina di un diario di lavorazione. Pochi momenti, un paio di minuti, sufficienti a far impazzire un vero cinefilo. «Pars pro toto», il nostro nuovo programma, diventerà un appuntamento fisso del Cinema Ritrovato: accoglieremo idee e frammenti rari, di valore non inferiore a quello degli straordinari restauri che spesso presentiamo. Alcuni di questi favolosi metri di pellicola – come nel caso di The Divine Woman – quasi sostituiscono il film. Molti di essi sono stati presentati sia a Pordenone che a Bologna, ma mai in modo così misterioso e, al tempo stesso, rivelatore. Ognuno di essi, nella sua autenticità, rappresenta un insieme più ampio del singolo frammento e fornisce un meraviglioso indizio. Ma abbiamo anche un incredibile tesoro, mai visto prima: The Patriot, Lubitsch più Jannings, sei indimenticabili minuti recentemente riemersi a Lisbona.
In quanto alle «Rarità», chi non ha mai pensato con apprensione alla possibile esistenza di opere di Renoir, Visconti, Bergman o altri, ancora sconosciute, eccezion fatta per pochissimi fra noi? Questa situazione sarà un po’ diversa dopo Il Cinema Ritrovato 2002, con Salute to France, Appunti su un fatto di cronaca e una manciata di deliziose pubblicità di un sapone svedese risalenti agli anni cinquanta…
Peter von Bagh