Gio
29/06
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni > 21:30
THE INFORMER
Partitura registrata di Garth Knox
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Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
THE INFORMER
Scheda Film
Il film del 1929 tratto da Il traditore (The Informer) di Liam O’Flaherty aveva tutte le caratteristiche di un classico noir hollywoodiano, ma girato con dieci anni d’anticipo e dall’altra parte dell’oceano. Era una produzione di punta della British International Pictures realizzata con un team cosmopolita come usava nel cinema europeo dei tardi anni Venti: il regista tedesco-americano Arthur Robison, celebre per Warning Shadows (1923), gli operatori tedeschi Werner Brandes e Theodor Sparkuhl (che contribuì in misura significativa allo stile noir dell’espressionismo tedesco, del realismo poetico francese e del noir classico americano), e un cast di prima grandezza nel quale figuravano lo svedese Lars Hanson e la splendida austro-ungherese Lya de Putti.
Ambientata in un gruppo di poveri attivisti che si muove tra i fermenti rivoluzionari di un’Irlanda fresca d’indipendenza, la versione muta coglie l’essenza e l’atmosfera del romanzo nella rappresentazione di un mondo da cui è impossibile fuggire, molto simile al ‘sistema chiuso’ del cinema noir successivo. Lo stile di Robison riflette questo, e la sua concezione – con meno pretese artistiche di Dupont o Murnau – ha già un piede negli anni Trenta. Il regista girò esclusivamente in teatro di posa, limitandosi ai primi piani e ai campi medi per accentuare la sensazione claustrofobica, e fece svolgere la storia quasi in tempo ‘reale’, nell’arco di un giorno e una notte come faceva il romanzo, accentuandone così la tensione vagamente noir.
C’è un bel momento noir quando Gypo (Hanson), che ha tradito il suo amico e il Partito e si trova alla stazione dei treni sul punto di lasciare la città, con un moto di bontà aiuta un’innocente a fuggire dandole i soldi insanguinati frutto della delazione… ma, come dice John Sayles, “nel film noir non esiste nessun ‘fuori città’”. Il romanzo fu adattato nuovamente da John Ford (cugino di O’Flaherty) nel 1935 e una terza volta nel 1968 con il titolo Uptight dal regista noir per eccellenza, Jules Dassin, che lo traspose nella comunità nera americana di Cleveland.
Il nuovo restauro del BFI – National Archive di questo classico del cinema muto è accompagnato da una nuova splendida partitura del compositore e violinista irlandese Garth Knox.
Bryony Dixon
Cast and Credits
Sog.: dal romanzo omonimo di Liam O’Flaherty. Scen.: Rolf E. Vanloo. F.: Werner Brandes, Theodor Sparkuhl. M.: Emile de Ruelle. Scgf.: J.E. Wills. Mus.: Hubert Bath, Harry Stafford. Int.: Lars Hanson (Gypo Nolan), Lya de Putti (Katie Fox), Carl Harbord (Francis McPhillip), Warwick Ward (Dan Gallagher). Prod.: British International Pictures DCP. D.: 100’. Bn. Partitura registrata di Garth Knox / Recorded score by Garth Knox.
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