Gio

27/06

Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni > 14:30

Ritrovati e Restaurati – Film delle origini Svenska Filminstitutet e colori ritrovati

Introducono

Camille Blot-Wellens, Jon Wengström (Svenska Filminstitut) e Elif Rongen Kaynakçi (EYE Filmmuseum)

Accompagnamento al piano di

Gabriel Thibaudeau

Film delle origini dalle collezioni del Svenska Filminstitutet

Al Cinema Ritrovato 2016 lo Svenska Filminstitutet ha presentato quattordici corti delle origini che erano stati recentemente identificati nelle sue collezioni e preservati fotochimicamente nel laboratorio di Rotebro. I nove film presentati quest’anno in nuove copie 35mm non provengono da un’unica fonte o da una specifica collezione; le copie nitrato originali sono giunte nel corso degli anni – non siamo in grado di precisare quando e da dove – nel nostro archivio. Fa eccezione l’acquisizione più recente, Ronneby – Ville de la Suède méridionale, depositato nel 2017 dal Politecnico federale di Zurigo (ETH) grazie all’intervento della Cinémathèque Suisse. La stessa Cinémathèque Suisse ha finanziato il restauro di Sur le Lac Léman e ha contribuito all’identificazione del film.
I nove film sono stati prodotti tra il 1897 e il 1913, sei di essi dalla Pathé Frères. Forniscono un ricco campione di tecniche di colorazione come il viraggio, l’imbibizione, il pochoir, una combinazione di diversi metodi e, naturalmente, il bianco e nero. La mescolanza di non-fiction, dramma e commedia ricorda la varietà dei programmi cinematografici dell’epoca e testimonia del carattere diversificato e giocoso del cinema delle origini. Si va dallo splendido ritratto della vita in una città di mare di Au Maroc: Tanger alla vivace fantasia di La Fée des fontaines al drammatico Un attentat sur la voie ferrée con il suo gran finale che prefigura La Roue di Abel Gance.
Per ricreare i viraggi e le imbibizioni dai nitrati originali sono stati realizzati dei controtipi negativi in bianco e nero dai quali sono state stampate le copie positive con il metodo Desmet, mentre i film colorati a pochoir sono stati duplicati per mezzo di controtipi negativi a colori. Non è stato apportato nessun altro intervento di restauro, come la ricreazione di didascalie perdute o l’inserzione di testi esplicativi per le scene mancanti. Non è stato possibile identificare con certezza due film, e malgrado l’impegno profuso e le ricerche, l’identificazione di Le Faux serment e de La Fée des fontaines rimane non confermata.

Jon Wengström

 

Colori ritrovati: dieci film 1896-1916

I dieci film che compongono questo programma provengono da archivi diversi e sono stati restaurati nell’ambito di progetti non collegati; tuttavia, dopo essere stati selezionati per il festival, si sono raggruppati naturalmente, come per produrre una lezione-lampo sulle tecniche usate nel cinema muto per colorare le copie positive in bianco e nero.
Già negli ultimi anni del Diciannovesimo secolo i film venivano colorati a mano, nei laboratori specializzati nel colorare le fotografie e le lastre per lanterna magica. Il più famoso degli atelier parigini era diretto da Elisabeth Thuillier (non perdete la lezione di restauro a lei dedicata!), e Madame et Monsieur sont pressés (1901) è uno dei rari film Pathé di cui possiamo dire con certezza essere stato colorato dal suo laboratorio.
Nelle prime produzioni Pathé in bianco e nero le didascalie venivano solitamente imbibite in rosso-arancio per dare struttura e ritmo, come si può vedere in Paris élégant: le Bois de Boulogne (1907). Ben presto, le squisite colorazioni policrome del pochoir divennero l’orgoglio della ditta, l’inarrivabile Pathécolor usato per i travelogue, le féerie e i drammi in costume. Possiamo ammirarlo in Phèdre (1910) e Le Port de Marseille (1912). Le altre case di produzione s’accontentavano perlopiù di semplici imbibizioni e viraggi o della loro combinazione.
Nessuna delle copie che presentiamo è stata ritrovata nel suo paese d’origine e sono dunque tutte versioni in lingua straniera, a dimostrazione di quanto il cinema sia sempre stato internazionale.

Mariann Lewinsky

P.S. My Little Baby è un falso film breve, è il frammento di una commedia con Francesca Bertini appena riapparso a Berlino, il tassello che all’ultimo minuto ha completato questo programma.

 

Info sulla
Proiezione

Giovedì 27/06/2019
14:30

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

UN ACCIDENT

Anno: 1897
Paese: Francia
Durata: 1'
Audio
Muto
Edizione
2019

AU MAROC: TANGER

Anno: 1908
Paese: Francia
Durata: 9'
Versione del film

Didascalie svedesi

Audio
Muto
Edizione
2019

TERREUR EN RUSSIE

Anno: 1907
Paese: Francia
Durata: 8'
Versione del film

Didascalie svedesi

Audio
Muto
Edizione
2019

PASSAGE DE RIVIÈRE

Anno: 1907
Paese: Francia
Durata: 5'
Audio
Muto
Edizione
2019

[LE FAUX SERMENT]

Anno: 1908
Paese: Francia
Durata: 9'
Versione del film

Didascalie tedesche

Audio
Muto
Edizione
2019

RONNEBY – VILLE DE LA SUÈDE MÉRIDIONALE

Anno: 1912
Paese: Francia
Durata: 3'
Versione del film

Didascalie tedesche

Audio
Muto
Edizione
2019

UN ATTENTAT SUR LA VOIE FERRÉE

Anno: 1906
Paese: Francia
Durata: 8'
Versione del film

Didascalie svedesi

Audio
Muto
Edizione
2019

[LA FÉE DES FONTAINES]

Anno: 1908
Paese: Francia
Durata: 6'
Audio
Muto
Edizione
2019

SUR LE LAC LÉMAN

Anno: 1913
Paese: Svizzera
Durata: 5'
Versione del film

Didascalie danesi

Audio
Muto
Edizione
2019

L’HISTOIRE DE MINNA CLAESSENS

Regia: Alfred Machin
Anno: 1912
Paese: Belgio
Durata: 8'
Versione del film

Didascalie olandesi

Audio
Muto
Edizione
2019

DE DROPPEL BLOED

Titolo Internazionale
The Re Stain
Titolo Italiano
La goccia di sangue
Regia: Alfred Machin
Anno: 1913
Paese: Paesi Bassi
Durata: 12'
Versione del film

Didascalie olandesi

Edizione
2019