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INFANZIA, VOCAZIONE E PRIME ESPERIENZE DI GIACOMO CASANOVA VENEZIANO
Caterina d’Amico
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Modalità di ingresso
INFANZIA, VOCAZIONE E PRIME ESPERIENZE DI GIACOMO CASANOVA VENEZIANO
Scheda Film
Questa delle memorie è per me un’idea fissa. […] Mentre si lavorava con Comencini di poca lena [su un altro progetto, Notti e nebbie di Carlo Castellaneta], era uscito, mi pare, l’ultimo dei volumi delle memorie di Casanova nell’edizione francese e parlavamo sempre di questo perché anche lui ha la passione di queste letture. Allora andammo dal produttore Santalucia e gli dicemmo: senti un po’ fai fare questo romanzo a qualcun altro e ci fai fare questa cosa qui. Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova veneziano è nato così.
Suso Cecchi d’Amico, in Scrivere il cinema, a cura di Orio Caldiron e Matilde Hochkofler, Edizioni Dedalo, Bari 1988
Realizzando Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova veneziano, ho voluto fare un film in costume che fosse interamente ed esclusivamente consacrato agli usi e costumi di un’epoca. Avrei potuto intitolarlo anche, parafrasando il titolo di una celebre collana francese, “La vita all’epoca di Casanova bambino”. È un film in costume che vuole essere il contrario di un film storico, di quei film in cui si parla, in genere in modo approssimativo e convenzionale, di fatti celebri e dei grandi personaggi che la storia ci ha lasciato. Non mi riproponevo di raccontare i problemi sessuali di un ragazzo o la vocazione erotica di un adolescente: nel titolo per “vocazione” intendo quella religiosa, e per “prime esperienze” il contatto di un adolescente povero, destinato alla carriera ecclesiastica, con la società del suo tempo. […]
Perché ho scelto il Casanova bambino e non il Casanova adulto? Suso Cecchi d’Amico e io abbiamo scelto per la nostra sceneggiatura i primi cinque capitoli, del resto molto belli, dei Mémoirs, che raccontano la vita a Venezia, a Padova e poi ancora a Venezia del piccolo Giacomo Casanova, dagli otto ai diciotto anni. In queste poche pagine si racconta come il piccolo Casanova, povero e cagionevole di salute, destinato alla carriera ecclesiastica, diventi in qualche anno un perfetto libertino. Casanova prende coscienza del fatto che nella società in cui vive non c’è altra scelta, per un uomo povero e ordinario, che quella dell’alcova, per la quale lui è solidamente dotato. La trasformazione del personaggio, il suo passaggio dall’infanzia all’età adulta, dalla condizione marginale alle numerose avventure galanti, mette in luce meccanismi della società che il film vuole illustrare con grande durezza.
Luigi Comencini, in Simon Mizrahi, La Vie quotidienne d’un jeune vénitien, nommé Casanova, “Magazine Littéraire”, n. 100, maggio 1975
Cast and Credits
Sog.: da Le memorie (1825) di Giacomo Casanova. Scen.: Suso Cecchi d’Amico, Luigi Comencini. F.: Ajace Parolin. M.: Nino Baragli. Scgf.: Piero Gherardi. Mus.: Fiorenzo Carpi. Int.: Leonard Whiting (Casanova), Claudio De Kunert (Casanova bambino), Maria Grazia Buccella (Zanetta), Senta Berger (Giulietta Cavamacchia, detta Mille scudi), Lionel Stander (Don Tosello), Tina Aumont (Marcella), Cristina Comencini (Angela), Mario Peron (padre di Casanova), Raoul Grassilli (Don Gozzi), Wilfrid Brambell (Malipiero). Prod.: Ugo Santalucia per Mega Film. 35mm. Col.
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