TUMBLEWEEDS [HART’S PROLOGUE 1939 REISSUE]
35mm. D.: 8’ a 24 f/s. Bn.
Scheda Film
Alla fine del 1921 Hart aveva completato gli ultimi film previsti dal contratto Artcraft. Si stava preparando a lasciare lo schermo per vivere con la moglie Winifred Westover nella grande casa che stava facendo costruire nel suo ranch di Newhall. Ma l’improvviso fallimento del matrimonio gli fece cambiare idea, e lo spinse a tornare alla Paramount per un’altra serie di film, di cui solo due vennero realizzati prima che la Paramount sciogliesse il contratto. Si sentì ancora una volta tradito, a Zukor e Lasky non stava a cuore quella autenticità storica che secondo lui il pubblico apprezzava nei film western. Così si rivolse alla United Artists per produrre Tumbleweeds, un western che combinava quel desiderio di “autenticità” alle esigenze commerciali che Zukor e Lasky gli avevano inutilmente richiesto: più azioni acrobatiche, più commedia, una spalla comica, anche un piccolo cane. Anche se il film tratta esplicitamente degli “ultimi giorni del West”, i toni sono più leggeri rispetto ai precedenti lavori di Hart, che avrebbero probabilmente descritto la conquista di nuove terre in Oklahoma (e chi vi prendeva parte) in modo molto più negativo. Al contrario, questa conquista di nuove terre è quasi unica nella produzione di Hart, per la sua enfasi spettacolare e per l’esuberanza della messa in scena e del montaggio. Sfortunatamente, la United Artists gestì male la distribuzione del film, relegandolo in piccoli cinema senza dargli una vera possibilità nelle più importanti sale delle grandi città; Hart vinse una causa contro U.A. per 278.000$, anche se il verdetto giunse solo dopo la sua morte. Ma intanto, nel 1939, Hart aveva già provveduto alla riedizione del film, con colonna sonora sincronizzata e un indimenticabile narrato introduttivo (“Amici miei, io ho amato l’arte di fare film…”). I critici ancora una volta restarono colpiti: “Se Hart fosse un giovane attore ed entrasse nel cinema oggi, diventerebbe subito uno dei migliori”, scriveva il Film Daily. “Sarà una rivelazione per tutti gli amanti del cinema che lo ricordano come la più grande star western dell’epoca del muto”.
Richard e Diane Koszarski