STARCHASER: THE LEGEND OF ORIN

Steven Hahn


Sc.: Jeffrey Scott. Mu.: Andrew Belling. M.: Donald W. Ernst. Scgf.: Lee Hyun Se. Storyboard: Boyd Kirkland. Prod.: Daewoo Cinema/Dr. Movie/Filmation Associates; 35mm. D.: 98’ a 24 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

In teoria il cartone animato dovrebbe essere il genere ideale per valorizzare il procedimento del 3-D; poiché le immagini disegnate sono molto diverse da quelle fotografate, le sfocature e talvolta gli sdoppiamenti che impoveriscono quasi tutti gli effetti tridimensionali dovrebbero poter essere eliminati. Quando, negli anni ‘50, il 3-D era la moda del momento, la maggior parte delle case produttrici di cartoni animati cercarono di realizzare almeno un paio di cortometraggi ricorrendo a questa tecnica, ma in nessun caso i risultati furono molto incoraggianti. Starchaser, il primo lungometraggio di animazione in 3-D, nonostante l’eccessiva lunghezza è, nel suo genere, un prodotto sopra la media. La trama consiste in uno stereotipato mix di magico e fantascientifico alla Star Wars, con l’eroe arturiano che sconfigge i robot tiranni e libera il proprio popolo dalla schiavitù.

Kim Newman, in «Monthly Film Bulletin», n. 628, maggio 1986.