OUAGA, CAPITALE DU CINEMA

Mohamed Challouf

Scen.: Mohamed Challouf. F.: Nara Keo Kosal. M.: Dario Cavalleri, Mirka Fanti. Mus.: Colombes de la révolution, Alpha Blondy, Les Petits Chanteurs au poing levé, Oger Kabore. Int.: Ousmane Sembène, Souleymane Cissé, Férid Boughedir, Idrissa Ouédraogo, Abderrahmane Sissako. Prod.: Caravanes Productions. DCP. D.: 60’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Dopo la tragedia dell’assassinio di Thomas Sankara avvenuto il 15 ottobre 1987, numerosi cineasti e giornalisti, come Haile Gerima e Roberto Silvestri, decisero in segno di protesta di non tornare più a Ouagadougou e al Fespaco. Insieme a Djibril Diop Mambéty, Taieb Louhichi e molti altri, continuammo il nostro pellegrinaggio biennale nella capitale del Burkina Faso, boicottando però le cerimonie di apertura e chiusura del festival presenziate dall’allora nuovo presidente, Blaise Compaoré, orchestratore della morte di Sankara e colpevole della fine di una grande utopia panafricana. Approfittavamo di quei momenti ufficiali per raccoglierci intorno alla famiglia del presidente assassinato, per esprimere loro tutta la nostra riconoscenza e solidarietà.
Per oltre un decennio ho sentito la mia frustrazione crescere nel vedere che il Fespaco, da grande luogo di incontro per il cinema panafricano quale era, si stava trasformando in un’immensa kermesse di turismo, commercio e divertimento, lasciando sempre minor spazio al cinema.
Nel 1999, in occasione del trentesimo anniversario del festival, ho deciso di prendere in mano la macchina da presa e di raccontare, attraverso rari materiali d’archivio, le origini di questo grande festival, nato grazie all’impegno di maestri come Ousmane Sembène, Tahar Chériaa, Oumarou Ganda, Lionel Ngakane e tanti altri pionieri, che negli anni è diventato un importantissimo momento di riflessione sulla nascita, l’identità e l’animo resistente del cinema africano. Attraverso molte testimonianze dei fondatori e materiali d’epoca, ho cercato di raccontare la mia Ouagadougou e il mio Fespaco.

Mohamed Challouf

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