ONE-EYED JACKS
Tit. it.: “I due volti della vendetta”; Scen.: Guy Trosper, Calder Willingham, dal romanzo “The Authentic Death of Henry Jones” di Charles Neider; F.: Charles Lang Jr;M.: Archie Marshek; Scgf.: Hal Pereira, J. McMillan Johnson; Cost.: Yvonne Wood; Trucco: Wally Westmore, Phil Rhodes (per Marlon Brando); Mu.: Hugo Friedhofer; Int.: Marlon Brando (Rio), Karl Malden (Dad Longworth), Pina Pellicer (Louisa), Katy Jurado (Maria), Ben Johnson (Bob Amory), Slim Pickens (Lon), Larry Duran (Modesto), Sam Gilman (Harvey Johnson), Timothy Carey (Howard Tetley), Miriam Colon (“Redhead”), Elisha Cook, Jr. (cassiera della banca), Rudolph Acosta (capo dei “rurales”), Ray Teal (barista); Prod.: Frank O. Rosenberg per Pennebaker/Paramount 35mm. D.: 141’ Col.
Scheda Film
È l’ultimo film girato in VistaVision.
One-Eyed Jacks rinnova un genere canonico, il western, con una propria autonomia di ricerca e di linguaggio. È un film affascinante e personalissimo. Vi si avvertono, prima che diventassero cliché, modelli giapponesi e un gusto bizzarro del realismo, con quel villaggio di pescatori cinesi, quella prigione messicana, o quella cittadina californiana, con la sua fiesta a cavallo tra due culture di cui una radicata e antica e l’altra in formazione ma già “padrona”. L’interpretazione di Brando è a misura del film. Brando è così dentro il personaggio e il film, il suo personaggio e il suo film, da vincere su ogni imperizia e ogni eccesso. Più simile a William S. Hart, il “Rio Jim” del muto, che ai John Wayne e ai Gary Cooper della tradizione sonora, il suo Rio trascina un’adolescenza in chiave romantica e oscura.
Goffredo Fofi, Tony Thomas, Marlon Brando, Roma 1982