Mighty Joe Young

Ernest B. Schoedsack


Tit. It.: “Il Re Dell’Africa”; Scen.: Ruth Rose, Da Una Storia Di Merian C. Cooper; F.: J. Roy Hunt; Op.: Emmett Bergholz (Non Accr.); M.: Ted Cheesman; Scgf.: James Basevi; Cost.: Adele Balkan; Trucco: Gordon Bau (Non Accr.), Harry Ray (Non Accr.); Mu.: Roy Webb, Diretta Da C. Bakaleinikoff; Su.: John L. Cass, Clem Portman; Effetti Speciali: Willis H. O’brien, Ray Har- Ryhausen; Ass.R.: Samuel Ruman; Int.: Terry Moore (Jill Young), Ben Johnson (Gregg Ford), Robert Armstrong (Max O’hara), Frank Mchugh (Windy), Douglas Fowley (Jones), Denis Green (Crawford), Paul Guilfoyle (Smith), Nestor Paiva (Brown), Regis Toomey (Mr. Young), Lora Lee Michel (Jill Bambina), James Flavin (Schultz) E (Non Accr.) Madame Sul-Te-Wan (Kifa), Cliff Clark (Mcmanus), Primo Carnera (Forzuto), Man Mountain Dean (Forzuto), Super Swedish Angel (Forzuto), Ivan Batchelor (Forzuto), Ivan Rasputin (Forzuto), Sammy Stein (Forzuto), Sammy Menacker (Forzuto), Wee Willie Davis (Forzuto), Henry Kulky (Forzuto), Karl Davis (Forzuto); Prod.: John Ford, Merian C. Cooper, Per Argosy/Rko; 16mm. D.: 89’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La trama, firmata da Merian C. Cooper e sceneggiata da Ruth Rose, tratta di un gorilla che viene allevato in Africa da una ragazza. La giovane e il primate vivono felicemente nella natura fino a quando giunge nella giungla un safari capeggiato da Robert Armstrong, un produttore di Broadway. Armstrong è alla ricerca di scenografie per un nightclub che sta costruendo a Hollywood e intravede subito il grande potenziale della ragazza e del gorilla. La presentazione di John Ford e Cooper fa il possibile per evitare il sorriso del pubblico, sottolineando i momenti più melodrammatici del film. L’atmosfera di generale ironia che domina questo trattamento fa chiudere un occhio sulla sua improbabilità e lascia un sorriso sul volto del pubblico anche nei momenti di maggior tensione. Le scene in cui Armstrong usa i cowboy per prendere al lazo i leoni, catturando con la stessa tecnica anche il povero Joe, o quando la furia alcolica del gorilla si scatena distruggendo il nightclub e calpestando i proprietari, sono rese estremamente divertenti dalla regia di Ernest Schoedsack. Proprio lui, assieme a Cooper, era uno dei creatori di King Kong, di cui questo film rappresenta un seguito naturale.

In “Variety”, 25.5.1949

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