MAHAGONNY (FILM#18)

Harry Smith


35mm; D.: 141’ a 24 f/s. Descrizione del film Mahagonny da parte di Harry Smith:
 Analisi matematica di La Mariée Mise à nu par ses célibataires, même di Duchamp espressa ricorrendo all’accompagnamento musicale di Kurt Weill per Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny, con immagini contrappuntistiche (non necessariamente ordinate) derivanti dal libretto di Brecht per quest’opera.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Mahagonny – 16mm, 141 minuti, opera per quattro proiettori cinematografici. Parodia della vita americana. «Bisogna vivere Mahagonny, essere Mahagonny, per poterci lavorare sopra.» Per prima cosa perché, nonostante la complessità della ripetizione nelle ventuno canzoni dell’opera, ci sono parti che si avvicinano sia a quelle culture musicali che scelgono la melodia come loro tratto fondamentale, sia a quelle che utilizzano il ritmo come base di sviluppo. Secondo, perché la storia è semplice e molto conosciuta; il gioioso raduno di un grande numero di persone, il superamento delle regole di libertà e amore e la conseguente caduta nell’oblio. Le mie immagini non cercano di realizzare una versione «realistica» dell’opera, ma piuttosto di tradurre, nel modo più simile possibile, le immagini del testo tedesco in simboli universali o quasi, e di sincronizzare le immagini adatte con la musica. Queste immagini consistono in circa 250 categorie, per esempio uova che si schiudono, piante che crescono, pioggia che cade, fuoco che brucia, parti del corpo umano e anche immagini della città. Circa la metà del materiale consiste in riprese animate di vario tipo. L’animazione si basa soprattutto sui simboli fondamentali presenti in ogni forma d’arte, quali il cerchio o il punto. Sono state utilizzate anche le connotazioni emozionali di oggetti che si muovono in direzione dello spettatore, passano o si allontanano, o di cose che all’improvviso si formano o si dissolvono. Si è seguito questo metodo perché il risultato finale possa essere comprensibile allo zulu, all’eschimese o all’aborigeno australiano, così come alle persone di qualsiasi provenienza culturale o età. […] Il film è stato montato ottenendo oltre sei ore di immagini, che vengono presentate tramite una proiezione a quattro schermi per una durata complessiva di due ore e ventuno minuti, corrispondente alla durata dell’opera di Brecht/Weill.

Harry Smith

Uno dei principali problemi posti da Mahagonny era trovare il modo di presentarlo. Dopo aver realizzato alcune prove in video, si è deciso che le quattro immagini in 16mm sarebbero state riunite in un singolo fotogramma 35mm dotato di colonna sonora, in modo che il film potesse essere visto utilizzando un normale proiettore 35mm.


Michael Friend

 

Copia proveniente da

Restauro realizzato da

Restauro eseguito da Cineric a partire dagli elementi originali colore reversal Kodachrome