LA MERIDIANA DEL CONVENTO

Eleuterio Rodolfi

F.: Giovanni Vitrotti. Int.: Gigetta Morano (signorina Gigetta Morano), Ercole Vaser (il pittore), Liliana (Maria Tonini), Adele Zoppis (suora superiora), Umberto Scalpellini (il giardiniere). Prod.: S.A. Ambrosio. 35mm. L.: 650 m. D.: 32’ a 18 f/s. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il pittore Vaser riesce, con un travestimento, a ottenere l’incarico di restaurare gli affreschi del convento di Santa Ingenua. Liliana, una delle giovani educande, invita l’amica Gigetta e la zia per presentare loro il fratello, il tenente Giorgio. Gigetta e Giorgio s’innamorano ma un imprevisto ostacola il loro matrimonio. Durante una merenda all’aperto organizzata da suore ed educande, Gigetta sale su un albero e il pittore Vaser le scatta una foto ‘osé’. Inizia una serie di peripezie per il recupero della foto e della lastra compromettenti che coinvolge, oltre al convento, anche un’intera caserma di soldati e il commissario di polizia. Lieto fine: la lastra è distrutta e la stessa Gigetta strappa maliziosamente la fotografia senza mostrarla al pubblico. La commedia, di dirompente malizia e contagiosa allegria, non rinuncia a un velato riferimento alla guerra in corso con le scene della revisione dei riformati classe 1876. Notevoli i costumi, in particolare le mise vezzose – da signorina borghese ad amazzone – della Morano qui attrice matura, affiancata dalla fresca bellezza della Tonini tanto radiosa quanto poco conosciuta.

Claudia Gianetto

Copia proveniente da

Restauro conservativo realizzato presso il Laboratorio Bruno Favro nel 1997 a partire da una copia nitrato bn conservata a Torino