ALONE. LIFE WASTES ANDY HARDY

Martin Arnold

16mm. D.: 14’. Bn sonoro

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Se la malinconia è l’effetto ricercato da Arnold in Alone, la sua base strutturale è il dramma edipico, che egli mette in scena servendosi dell’improbabile materiale della serie di film di Andy Hardy (più di 10 titoli prodotti tra il 1937 e il 1958). Andy Hardy (Mickey Rooney) è il figlio maschio, Mrs. Hardy (Fay Holden) è la Madre, il Giudice Hardy (Lewis Stone) impersona letteralmente la Legge del Padre e Betsy (Judy Garland) è l’oggetto del desiderio di Andy. Il film parte da scene di normale interazione fra i personaggi e, attraverso l’analisi dei singoli fotogrammi, porta in primo piano una sessualità edipica ricca di connotazioni psicanalitiche.

Michael Zryd

Copia proveniente da