ZÜRICH
35mm.L.:20m.Bn
Scheda Film
Tempo e racconto II
Subito dopo la sua invenzione il cinematografo iniziò ad assorbire le più svariate forme di divertimento e di spettacolo, nonché ad appropriarsi dei loro contenuti ed effetti. A partire dal 1897 anche materiale narrativo storico, letterario e biblico venne adattato al cinematografo, normalmente passando prima per l’opera lirica (Faust, Cenerentola), le produzioni teatrali e le serie di “quadri” per la laterna magica. Già a partire del 1900 le féeries fiabesche di Pathé e di Méliès superano i 200 m di lunghezza. Tra le grandi produzioni francesi del 1905 spiccano La poule aux oeufs d’or (Pathé) in 4 parti e 12 quadri, basato sulla favola di Jean de La Fontaine e Les milles et une nuit di Méliès lungo 460 m ovvero 30 minuti di proiezione. L’importanza dei film fiabeschi nella produzione si spiega con il fatto che i bambini rappresentavano un pubblico molto importante “Ce n’est pas dans les drames et les films acrobatiques que je mettais le meilleur de mon espoir. C’était dans les féeries. J’en ai tourné beaucoup pour les enfants …” (Ferdinand Zecca, citato da Bousquet a p. 866). Riproposti con intervalli brevi da tre a cinque anni, le serie di rifacimenti delle féeries offrono la possibilità di confronto tra loro, come le due Belles au bois dormant del 1902 e 1908 (con il 1905 a metà strada tra loro)
Del resto il cinematografo non assorbiva soltanto la letteratura, ma produceva anche letteratura sotto forma di booklet che spesso raccontavano le vicende in maniera molto più estesa e più dettagliata dei rispettivi film.
Mariann Lewinsky