VOSKOVEC & WERICH HEJ-RUP!

Martin Fric


Tr. l.: Oh-issa! (Heave-Ho). Sc.: F. Formen. F.: Otto Heller. Mu.: Jaroslav Jezek, eseguita da Orchestr F.O.K. M.: Martin Fric. Scgf.: Guido Lagus, Rudolf Wels, Arnold Reimann. Su.: Bedrich Poledník. Cast: Jirí Voskovec (Filip Kornet), Jan Werich (Jakub Simonides), Helena Busová (Marta), Josef Skrivan (Worst), Theodor Pistek (Brown), Zvonimir Rogoz, Alois Dvorky. Prod.: Meissner; 35mm. L.: 2837 m. D.: 106’ a 24 f/s. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Nei camerini del Teatro liberato si è incontrata una bizzarra combriccola: un redattore, un boia ed un folle. Dopo una chiacchierata breve e piuttosto segreta, Voskovec e Werich, di comune accordo con il redattore, hanno deciso di scrivere qualcosa a proposito del loro film Hej-Rup!. Ecco il risultato: «Durante la lavorazione di Hej-Rup! abbiamo goduto di piena libertà artistica: Mac Fric, noi e i nostri collaboratori. Quest’esigenza, ovvia in ogni impresa artistica, purtroppo è talmente rara nella cinematografia ceca da dover essere sottolineata qualora si verifichi. A differenza di altri imprenditori, Emil Meissner non ha messo bocca in nulla. Grazie a lui non abbiamo dovuto osservare riguardo:
1.Alle signore che sono imparentate o conoscenti dei signori che hanno relazioni con il mondo del cinema, o che affermano di averne. 2. Ai signori che sono altrimenti conoscenti delle signore dei summenzionati signori.
 3. E neppure ad altri parenti dei parenti di queste signore e signori.
 Allo stesso modo, nessuno ha preteso che nel nostro film il sole calasse esclusivamente alle spalle del Castello di Praga, che nel secondo rullo si facesse vedere la pastura dei gabbiani e che il protagonista del film al termine cantasse «Buona notte, mia amata» («Dobrú noc, má milá») nel caratteristico costume di Chod, la qual cosa ha a che vedere anche con il ricamo nazionale. Tutto questo ci è stato risparmiato da Emil Meissner, e per questo gli siamo grati.


Frantisek Vodicka, «Filmová politika», 26/10/1934

 

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