TWIN KIDDIES

Henry King

Scen.: Calder Johnstone. F.: William Beckway. Int.: Marie Osborne (Bessie Hunt/Fay Van Loan), Henry King (Jasper Hunt), Ruth Lackaye (Mrs. Flannigan), Daniel Gilfether (William Van Loan), R. Henry Grey (Baxter Van Loan), Loretta Beecker (Beatrice Van Loan), Edward Jobson (Spencer), Mignon Le Brun (la governante). Prod.: Balboa Amusement Company. 35mm. D.: 54’. Col. (Desmet).

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Nel marzo del 1916 la Pathé distribuì un corto intitolato Little Mary Sunshine, nel quale la protagonista era interpretata da Marie Osborne che allora aveva solo quattro anni. Era anche uno dei primi film diretti da King, e il suo successo spinse la Pathé a chiedere alla società di produzione Balboa altri cinque titoli con la bambina prodigio. Solo tre di questi film prodotti nella seconda metà del 1916 si sono conservati. Uno di essi è Twin Kiddies, che evidenzia gli straordinari progressi compiuti da King rispetto al primo film della serie. Naturalmente la trama è ancora esile, la conclusione è brusca e le sequenze d’apertura tendono a dilungarsi. Tuttavia la regia è molto più curata e alterna inquadrature di diversa ampiezza, a dimostrazione che King stava acquisendo familiarità con l’arte della composizione. All’inizio del film c’è una scena (quando Fay, interpretata da Osborne, corre verso la macchina da presa) ripresa con un’estesa profondità di campo. In seguito, la splendida veduta di una quieta vallata prefigura un altro classico muto di King, Tol’able David (1921), mentre lungo tutto il film, come in molte delle opere più tarde del regista, sia mute che sonore, la macchina da presa torna a soffermarsi su esterni e paesaggi lussureggianti. Un altro segno dei rapidi progressi di King è il montaggio che intreccia azioni in parallelo senza eccedere in transizioni come nel caso del primo film. Inoltre la recitazione è naturale, cosa inconsueta per un film del 1916. Marie rimane al centro del film con un momento culminante in cui viene usata la doppia esposizione. La fama di Marie Osborne fu di breve durata e nel 1919 la sua stella era già praticamente tramontata. Anni dopo King le diede un piccolo ruolo in Carolina (1934) e in seguito Osborne divenne la controfigura di Ginger Rogers e Betty Hutton. Lavorò poi nel reparto costumi di film quali Cleopatra (1963) e Il padrino – Parte II (1974). Quando morì, nel 2010, aveva 99 anni.

Thierry Lemoine

Copia proveniente da

Restaurato dalla Cinémathèque française a partire dai negativi originali.
Le imbibizioni sono state riprodotte utilizzando il processo di colorazione Desmet.
Il negativo è stato digitalizzato in 2K e le didascalie sono state riprodotte
a partire da una copia francese d’epoca conservata dalla Cinémathèque de Toulouse