TIRIAMO LE SOMME

Giovanni Paolucci

S. e commento: Vittorio Zincone. F.: Angelo Jannarelli. Mu.: Virgilio Chiti. P.: LUCE. Colore. 35mm. D.: 10’.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Durante il fascismo, lo Stato era rappresentato e si incarnava in Mussolini. Con l’avvento della democrazia al governo si prospettava il difficile compito di offrire una nuova immagine dello Stato, cercando di eliminare nel cittadino un certo senso di diffidenza, distanza ed estraneità rispetto alle istituzioni e facendogli prendere coscienza del suo essere parte determinante dei nuovi processi sociali ed economici dell’Italia democratica. Il 26 luglio 1951, Alcide De Gasperi forma il suo settimo governo. Il Centro Documentazione della Presidenza del Consiglio inizia la sua attività proprio in quell’anno, ponendosi l’obiettivo di ridare credibilità alle istituzioni pubbliche e fornire i primi bilanci positivi dell’operato del governo all’opinione pubblica frastornata ma anche piena di speranze per il futuro. Deve essere elaborata e diffusa un’idea di nazione che rifletta il programma governativo e rappresenti l’unico modello vincente, la cui parola d’ordine sia ricostruire la struttura, ma prima di tutto ricostruire le condizioni minime di vita quotidiana per tutti. Il Direttore del Centro, Silvano Spinetti, adotta una strategia comunicativa basata sull’interazione multimediale di opuscolo – manifesto murale – e documentario. Particolare cura viene rivolta alla produzione di cortometraggi che verranno promossi utilizzando tecniche già collaudate con i cinegiornali Luce degli anni trenta. Il patrimonio professionale del Luce viene facilmente riutilizzato per realizzare tanti piccoli monumenti che celebrino le imprese governative. Il Centro Documentazione, nella sua attività cinematografica eredita maestranze e tecniche promozionali della propaganda fascista, ma sarebbe un errore non sottolineare da subito il prevalere di elementi innovativi rispetto alla continuità”.

(Maria Adelaide Frabotta)