THE WHISTLE

Lambert Hillyer

Regia: 
Sog.: da un racconto di May Wilmoth e Olin Lyman; Scen.: Lambert Hillyer; F.: Joe August; Scgf.: J.C. Hoffner; Tit.: Harry Barndollar; Int.: William S. Hart (Robert Evans), Myrtle Stedman (Mrs. Chapple), Frank Brownlee (Henry Chapple), Georgie Stone (George Chapple), Will Jim Hatton (Danny Evans), Richard Headrick (Baby Chapple), Robert Kortman (Scardon); Prod.: William S. Hart Company; Dist.: Paramount-Artcraft 35mm. L.o.: 1633 m. L.: 1377 m. D.: 60’ a 20 f/s. Bn.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Agli occhi dei suoi fan (e dei suoi superiori), Hart ormai si identificava totalmente con i ruoli western. Come qualsiasi altro attore, cercò allora di dimostrare la sua versatilità drammatica in nuovi ruoli. Ricordava con orgoglio i giorni in cui lavorava come attore nelle tournée della sua compagnia teatrale e di quando nei primi anni ’20 aveva iniziato a scrivere una sceneggiatura sulla vita del patriota americano Patrick Henry, il cui grido “Datemi la libertà o la morte” rifletteva la sua stessa concezione di patriottismo. Lasky non produsse mai quel film, ma Hart ne pubblicò un adattamento in forma di romanzo nel 1923. Fece invece The Whistle, dove interpretava un operaio tessile che cercava di preservare i legami familiari in un’America sempre più industrializzata. La trama sembra rifarsi al melodramma di protesta del XIX secolo, e l’attenzione per temi come lo sfruttamento minorile e la sicurezza sul lavoro erano già passati di moda alla fine dell’Era Progressista (anche se secondo Robert E. Sherwood il film venne “fatto a pezzi” proprio per questo motivo dal censore della Pennsylvania). Hart voleva comunque parlare di questo mestiere sempre più automatizzato e sotto il controllo di egoisti senza scrupoli. Il desiderio di paternità del personaggio interpretato da Hart (che in questo film non si interessa di amore) sembra indicare un’aspirazione personale a una vita familiare che era ormai diventata sempre più frustrante. Hart idealizzava le donne che comparivano nei suoi film e nel corso degli anni aveva proposto il matrimonio a molte di loro, come Margery Wilson, Katherine MacDonald, ed entrambe le sorelle Novak. Alla fine sposò Winifred Westover (co-protagonista di John Petticoats [1919]), ma i due si separarono dopo pochi mesi, prima della nascita del loro unico figlio, William S. Hart, Jr., nel settembre 1922. L’amarezza e le recriminazioni derivanti da questo matrimonio fallito continuarono a perseguitare Hart anche dopo la sua morte, quando il figlio contestò con forza il lascito voluto da Hart della sua proprietà alla cittadinanza di Los Angeles.

Richard e Diane Koszarski

Copia proveniente da

Copia stampata nel 1975 da un nitrato positivo presso l’AFI/Academy of Motion Pictures Arts & Sciences Collection