The scarlet empress

Josef von Sternberg

It.: L’imperatrice Caterina; Sog.: Dal Diario Di Caterina Ii; Scen.: Manuel Komroff, Eleanor Mcgeary; F.: Bert Glennon; Mo.: Sam Winston; Su.: Harry Mills; Mu.: John M. Leipold, W. Frank Harling Daimovimentidella “Quarta Sinfonia (Marcia Slava)” E Dell”’Ouverture 1812” Di Pjotr Ilich Chaikovsky, Del “Rondò Capriccioso” E Di “Sogno Diuna Notte Dimezza Estate” Difelix Mendelssohn E Della “Valchiria” Dirichard Wagner; Int.: Marlene Dietrich (Sophia Frederica / Caterina Ii), John Lodge (Conte Alexei), Sam Jaffe (Granduca Peter), Louise Dresser (Imperatrice Elisabetta), C. Aubrey Smith (Principe Augusto), Gavin Gordon (Gregory Orloff), Olive Tell (Principessa Giovanna), Ruthelma Stevens (Contessa Elisabetta), Davison Clark (Arcivescovo Simeon Tevedovsky), Erville Alderson (Cancelliere Bestucheff), Phillip Sleeman (Conte Lestocq), Marie Wells (Marie Tshoglokof), Hans Von Twardowski(Ivan Shuvolov), Gerald Fielding (Tenente Dmitri), Maria Sieber (Catherine Da Bambina), Jameson Thomas (Tenente Ovtsyn), Edward Van Sloan (Sig. Wagner), Jane Darwell (Sig.Na Cardell), Harry Woods (Il Dottore), John Davidson (Marchese De La Chetardie), Kent Taylor (Paul), Richard Alexander (Conte Von Breummer), Hal Boyer (Un Lacchè), Eric Alden (Una Guardia), James Burke, Belle Stoddard Johnstone, Nadine Beresford, Eunice Moore, Petra Mcallister, Blanche Rose, James Marcus, Thomas C. Blythe, Clyde David, Julanne Johnston, Elinor Fair, Bruce Warren, George Davis, Agnes Steele, Barbara Sabichi, Katherine Sabichi, May Foster, Minnie Steele, Dina Smirnova, Anna Duncan, Patricia Patrick, Elaine St. Maur; Prod.: Adolph Zukor, Josef Von Sternberg Per Paramount Productions, Inc.; Distr.: Paramount Productions, Inc.; Pri. Pro.: 15 Settembre 1934 35mm. D.: 100′ A 24 F/S (Western Electric Noiseless Recording). Bn.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Se probabilmente è vero che Caterina la Grande (Dietrich) diviene sempre più disu­mana, incapace di amare e sadomasochista a mano a mano che conquista il potere poli­tico, e se oggi il ciclo Dietrich di Sternberg viene spesso riassunto nei termini della per­versione dell’amore che si trasforma in fetici­smo e sadomasochismo, tali sintesi non ren­dono giustizia a questi film. Dice Sternberg: “Avevo completamente sottomesso il mio uccello del paradiso alla mia particolare tendenza a dimostrare che un film può benissimo essere un mezzo artistico… Quel film era un ine­sorabile viaggio nello stile che, dato per scontato in qualsiasi opera d’arte, è considerato imperdonabile al cinema. L’affresco della Russia di Caterina la Grande era rievocato in tutto il suo splendore, anche se si trattava di una ricreazione e non di una riproduzione. Era la storia dell’ascesa di una giovane e ingenua principessa che diviene una bef­farda e spietata imperatrice”. Sternberg si serve pienamente dei mezzi della Paramount per la sua avventura più audace, in cui architetture e forme plastiche divengono parte integrante dell’intreccio ed elementi con cui gli attori si trovano a interagire, sfoggiando costumi ancora più favolosi. Si tratta di un’impresa straordinaria anche dal punto di vista della concezione fotografica e sonora. (Sternberg scrisse appositamente una composizione per violino e afferma di aver diretto la Los Angeles Symphony Orchestra nell’esecuzione delle musiche di accompagnamento!) Che Ivan il Terribile di Eisenstein fosse in qualche modo una risposta barocca a Sternberg?

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