THE RACKET
Sog.: da un lavoro teatrale di Bartlett Cormack; Scen.: Harry Behn, Del Andrews, Bartlett Cormack; Tit.: Eddie Adams; F.: Tony Gaudio; M.: Tom Miranda; Ass. R.: Nate Watt; Int.: Thomas Meighan (cap. James McQuigg), Louis Wolheim (Nick Scarsi), Marie Prevost (Helen Hayes), George Stone (Joe Scarsi), John Darrow (Ames), Lucien Prival (Chick), Richard ‘Skeets’ Gallagher (Miller), Lee Moran (Pratt), Lewis Milestone, Walter Brennan; Prod.: Howard Hughes for Caddo Company/Paramount Famous Lasky Corporation ■ NTSC Digital Video. D.: 83’. Bn.
Scheda Film
Ai tempi in cui Al Capone dominava Chicago, Bartlett Cormack, giornalista del “Chicago Daily News” infiammò Broadway con il suo lavoro teatrale The Racket, che descriveva, mascherandolo sottilmente, il ritratto di un’intera città e di un corpo di polizia saldamente in pugno a un gangster mafioso. Ovviamente, nonostante l’enorme successo a New York, la rappresentazione a Chicago non venne mai autorizzata, così tutta la produzione teatrale proseguì alla volta di Los Angeles. Questo ebbe due conseguenze principali: l’attore che interpretava il gangster, Edward G. Robinson, fu corteggiato dagli studi cinematografici (e alla fine fu la Warner Bros a scritturarlo) e il ventitreenne aviatore Howard Hughes, divenuto produttore, ne comprò i diritti per uno dei suoi primi film. Hughes affidò la regia a Lewis Milestone, e Milestone scelse Louis Wolheim, un ex-assistente di matematica dall’aspetto brutale, per sostituire Robinson nel ruolo del gangster. Per aggiungere un tocco di realismo, Milestone si rivolse a contrabbandieri e piccoli malviventi per le parti minori. Secondo la rivista “Motion Picture Classic”, questa fu una scelta controproducente, perché i gangster trovarono troppo somigliante la rappresentazione che veniva fatta delle loro losche attività e minacciarono di morte Hughes, Milestone e gli attori protagonisti. Hughes rifece il film nel 1951 con Robert Ryan nel ruolo del gangster, ma l’originale è rimasto chiuso nel suo archivio personale e non è mai stato visto prima d’ora.
Brian Cady