THE GIRL SPY BEFORE VICKSBURG

Sidney Olcott

Scen. e int.: Gene Gauntier; Prod.: Kalem

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Prima che il fenomeno del serial esplodesse sugli schermi americani con il successo di What Happened to Mary (1912), The Adventures of Kathlyn (1913) e The Perils of Pauline (1914), alcune serie avevano già cominciato a sfruttare l’attrattiva esercitata da personaggi di giovani donne eroiche e sprezzanti del pericolo. Tra le prime vi fu la Girl Spy di Gene Gauntier, eroina della Guerra Civile, realmente straniante nella sua capacità di passare dal vaporoso candore di un abito a crinolina a un travestimento maschile per eseguire in incognito ordini vitali, che le valgono gli elogi dei generali. Gene Gauntier era entrata alla Kalem nel 1906 e in breve ne era diventata la figura di riferimento, nota come la “Kalem Girl”. Sceneggiatrice di una trentina di film, e regista di almeno uno di essi (The Grandmother, 1909), fu anche ideatrice del personaggio della ragazza-spia e delle avventure seriali che ne derivarono (in tutto quattro episodi, dal primo del 1909, The Girl Spy: An Incident of the Civil War, all’ultimo del 1911, A Hitherto Unrelated Incident of the Girl Spy). Nella sua autobiografia ricorda come il suo personaggio fosse sempre pronto a compiere “azioni difficili e talvolta pericolose… Ero una ragazza del Sud travestita da ragazzo del ’61. Fu un successo fenomenale e gli esercenti reclamavano un seguito. Cominciò così la prima serie cinematografica, che proseguì per due anni, fino a quando, stanca di lividi e di cadute e senza più idee per nuove avventure, la feci sposare e feci finire la guerra. E pensavo che sarebbe stata la fine. Invece no! La richiesta si fece di nuovo sentire e fui costretta a riprendere ancora una volta l’intrepida fanciulla in A Hitherto Unrelated Incident of the Girl Spy.

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