The devil is a woman

Josef von Sternberg

T. Alt.: Carnival In Spain / Caprice Espagnol; T. It.: Capriccio Spagnolo; Ass. R.: Richard Harlan, Neilwheeler; Sog.: Dal Racconto “La Femme Et Le Pantin” Dipierre Louys (1898) E Dal Racconto Omonimo Dipierre Louys E Pierre Frondaie (1910); Adatt.: John Dos Passos, S.K. Winston; F.: Joseph Von Sternberg, Lucien Ballard; Mo.: Sam Winston; Scgf.: Hans Dreier; Co.: A.E. Freudemann, Henry West; Co. Per Marlene Dietrich: Travis Banton; Su.: Harry D. Mills; Mu.: Leo Robin, Ralph Rainger, Andrea Setaro, Branitrattida “Capriccio Spagnolo” Dinikolaj Rimskj-Korsakov E Da Melodie Spagnole; Segr. Ed.: Evelyn Earle; Int.: Marlene Dietrich (Concha Perez), Llonel Atwill (Don Pasqual), Edward Everett Horton (Don Paquito), Alison Skipworth (Senora Perez), Cesar Romero (Antonio Galvan), Don Alvarado (Morenito), Tempe Piggott (Tuerta), Paco Moreno (Segretario), Morgan Wallace (Dottor Mendez), Jill Dennett (Maria), Lawrence Grant (Direttore), Luisa Espinal (Ballerina Zingara), Hank Mann (Capotreno Bloccato Dalla Neve), Donald Reed (Miguelito), Eddie Borden (Un Ubriaco); Prod.: Adolph Zukor, Joseph Von Sternberg Per Paramount Productions, Inc.; Distr.: Paramount Productions, Inc.; Pri. Pro.: 15 Marzo 1935 35mm. D.: 80′ A 24 F/S (Western Electric Noiseless Recording). Bn.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La Paramount diede un nuovo titolo all’ulti­mo dei sette film di Sternberg con la Dietrich, che originariamente doveva essere Caprice espagnol. Sternberg ne curò perso­nalmente la fotografia, assistito da Lucien Ballard. Dice Ado Kyrou: “Marlene è anco­ra più terrificante in The devil is a woman (tratto da Pierre Louys). È un inno alla femme fatale. Concha vive in una Spagna del XIX secolo in cui riconosciamo tutti gli elementi ossessivi di Sternberg. Il suo scopo è amare, approfittare della propria bellezza per ‘avere’ ogni uomo che deside­ra. In questo mondo ideale, onirico, la donna, immoralmente attraente, fa scom­parire qualsiasi sentimento estraneo all’amore. Crudele, sdegnosa, cambia amante con la stessa facilità con cui cam­bia abito. Il feroce romanticismo di questo film senza trama, ma ricco di numerosi fla­shback, rende The devil is a woman l’ope­ra più perfetta di Sternberg. Illuminazione, movimenti e angolazioni della macchina da presa, inquadrature, montaggio, una recitazione volutamente antirealistica – tutto concorre all’espressione estrema del potere erotico della donna”. Del film, proibito in Spagna, è stato realizzato un rema­ke nel 1959, La femme et le pantin, diretto da Julien Duvivier e interpretato da Brigitte Bardot.

Copia proveniente da